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ico title sx Crollo Casa dello studente. Condannati anche in appello Regione Abruzzo e ADSU ico title dx

Attualità
Cronaca

Responsabilità in solido per i due enti per la morte di Hussein Hamade, il 21enne morto nel crollo

I ricorsi dei due enti coinvolti nella tragedia del crollo della casa dello studente nel 2009, l'ADSU e la Regione Abruzzo, sono stati respinti. La sezione civile della Corte di appello dell'Aquila ha rigettato gli appelli ritenendoli infondati e ha quindi confermato le responsabilità civili e i risarcimenti stabiliti dal tribunale.
Regione e Adsu sono così considerati responsabili, in solido tra loro, della morte di Hussein Hamade, ragazzo israeliano di 21 anni studente della facoltà di Medicina, rimasto sotto le macerie della casa dello studente in quel terribile 6 aprile del 2009. I familiari sono stati rappresentati e difesi dall'avvocato Wania Della Vigna.

La Corte ha riconosciuto i profili di responsabilità per la Regione in quanto ente proprietario dell'immobile di via XX settembre, e dell'Adsu in quanto ente gestore, all'epoca in cui furono eseguiti i lavori di trasformazione del Palazzo Angelini a studentato per universitari fuori sede, "omettendo qualsiasi intervento di consolidamento strutturale atteso che l'immobile era già stato ritenuto da Abruzzo Engineering (ente regionale) fabbricato con 'criticità strutturali' e quindi necessitava di igterventi di consolidamento statico e sismico".
Responsabilità solidale degli enti Regione Abruzzo e Adsu con gli ingegneri e i tecnici già condannati in via definitiva dalla Cassazione, per i reati di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, crollo di edificio e disastro colposo. Confermato il risarcimento danni per tutti i familiari di Hussein Hamade, detto Michelone, con condanna per gli appellanti alle spese processuali. 

Per gli enti condannati sarà possibile il ricorso in Cassazione.

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