Enzo ha chiesto di collaborare e il centro gli ha risposto subito di sì. Per lui anche una pedana all'ingresso
"Svegliarsi ogni giorno con un obiettivo, con qualcosa da fare che dia senso alle giornate, non c'è per me nulla di più bello". E' quello che ci ha detto Enzo, un giovane ragazzo disabile da tutti a Teramo conosciuto e apprezzato, quando ha ricevuto la comunicazione che avrebbe iniziato il volontariato presso il centro Kairos di Teramo. Ha chiesto infatti di poter dare una mano e dopo soli due giorni la presidente del direttivo, Franca Corradi, gli ha comunicato che avrebbe potuto iniziare da subito. Non solo: il giorno dopo Enzo ha trovato per lui una piccola pedana predisposta per facilitargli l'ingresso nel centro. "Come vedi ci vuole poco per favorire l'inclusione. Non posso entrare in farmacia, non posso entrare nei bar o nei ristoranti. Eppure per loro sono bastate poche ore per permettermi l'accesso", ha commentato Enzo. E così ogni mattina e due pomeriggi alla settimana, Enzo può dedicarsi all'accoglienza, alle piccole commissioni, può rendersi utile. Quello di Enzo è un appello lanciato da troppo tempo, un appello per poter godere degli stessi diritti degli altri, per potersi muovere tranquillamente in giro con la sua carrozzina senza il rischio di incappare in buche o barriere architettoniche, per poter entrare nei locali, per sentirsi esattamente come gli altri. Enzo è un ragazzo sveglio che lotta contro ogni ostacolo perché è tanta la sua voglia di vivere con normalità e per questo si rivolge ancora e ancora all'amministrazione comunale, per l'ennesima volta, affinché gli assicuri una passeggiata in tranquillità, e alle attività commerciali affinché gli permettano di fare spese o mangiare una pizza come un cittadino normale. «Sono stanco di chiedere aiuto e di ricevere finte promesse. Parlo ogni giorno con qualcuno dell'amministrazione da anni e la situazione non cambia. Io ho voglia di girare la città a 360 gradi ma molti altri disabili ci rinunciano», dice Enzo.