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ico title sx Una "zoccola" ma in senso politico: assolto l'ex sindaco di Sulmona Di Masci ico title dx

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Si era rivolto con l'epiteto all'ex consigliera comunale Roberta Salvati non sapendo di essere ripreso

Una “zoccola” ma in senso politico: è questa la motivazione per cui l’ex sindaco di Sulmona, Bruno Di Masci, è stato assolto dal reato di diffamazione nei confronti dell’ex consigliera comunale, Roberta Salvati, contro la quale aveva utilizzato l'epiteto cinque anni fa durante una conversazione telefonica privata. Per il giudice di pace, Gianna Cipriani, l’affermazione di Di Masci “era una metafora poiché riferita nell’alveo della sfera politica", ragion per cui il fatto non sussiste. L’ex sindaco aveva pronunciato al telefono ad alta voce, alla presenza di più persone presenti in un locale,  parole come “la donna è zoccola. Dio ci salvi dalla Salvati”. Di Masci non sapeva in quel momento di essere ripreso. Il video, diffuso in consiglio comunale il 12 settembre 2018, era stato girato da una donna presente nel momento in cui l'ex sindaco e la Salvati stavano avendo la conversazione telefonica. II giudice ha così ritenuto valida la difesa di Di Masci non ritenendo l'epiteto sessista ma meramente riferibile alla sfera politica.

Al riguardo si è espresso il segretario della Lega Abruzzo, Luigi D’Eramo: “Il confronto politico non deve mai prescindere dal rispetto reciproco, aldilà della diversità di vedute. Che un giudice, peraltro donna, definisca un epiteto che ha una chiara connotazione come una metafora riferita alla sfera politica ci lascia quantomeno perplessi. La nostra solidarietà alla collega Roberta Salvati, offesa di nuovo da una sentenza che condona offese di genere e sessiste”. 

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