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ico title sx Rinviata l'udienza per il processo a carico del presidente della provincia D'Angelo ico title dx

Attualità
Cronaca

D'Angelo ha presentato il legittimo impedimento: udienza rinviata a fine ottobre

Avrebbe dovuto tenersi questa mattina l'udienza a carico del presidente della provincia di Teramo e sindaco di Valle Castellana Camillo D'Angelo, nel processo a suo carico in qualità di ingegnere informatico per esercizio abusivo della professione ex art. 348 del codice penale. L'udienza tuttavia è stata rinviata al 31 ottobre a causa del legittimo impedimento presentato da D'Angelo. Slittano quindi l'esame dell'imputato, difeso in giudizio dall'avvocato Gennaro Lettieri, e dei quattro testimoni della difesa. 

Nell’udienza di fine maggio sono stati esaminati oltre al Presidente dell’Ordine degli ingegneri anche D.R. l'uomo che ha sporto denuncia e che al momento non si è costituito parte civile, l’agente di polizia locale che raccolse la denuncia nel 2019 e l’ex Presidente del consiglio di disciplina.

Ripercorriamo la vicenda che inizia nel 2015 quando D. R., un residente di Rocca Santa Maria che ha denunciato D’Angelo e rappresentato nel processo dall’avvocato Antonella Galizia, si rivolge proprio all’ingegnere e attuale sindaco di Valle Castellana per la redazione di un progetto per la realizzazione di un piccolo edificio residenziale, con annesso capannone destinato a diventare un bocciodromo. Entro lo stesso anno viene rilasciato dal comune il permesso di costruire. Direttore dei lavori in qualità di ingegnere sarebbe stato nominato, di nuovo, proprio Camillo D’Angelo. Solo in un secondo momento e a causa di importanti ritardi della realizzazione del secondo lotto del progetto, il denunciante viene a conoscenza tramite accesso agli atti - e dopo numerose richiese all’Ordine degli ingegneri e mai prese in considerazione - che D’Angelo non risulterebbe essere in possesso dei requisiti essenziali per ricoprire l’incarico di progettista né di direttore dei lavori, poiché laureato e iscritto all’albo come ingegnere dell’informazione e non ingegnere civile e ambientale; circostanza questa che dovrebbe escludere la possibilità per D’Angelo di redigere il progetto architettonico e strutturale, il computo metrico, gli stati di avanzamento dei lavori e di espletare le funzioni di direttore dei lavori per la realizzazione dell’intervento edilizio, e che ha generato la necessità per D.R. di sporgere denuncia, come ha dichiarato, «per tutelare i miei interessi». 

QUI LA SCORSA UDIENZA

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