Tema cardine è la normativa europea in tema di competenze
"Le competenze degli ingegneri laureati triennali iscritti alla sezione B dell’albo nell’arco degli anni hanno subito numerosi interventi correttivi migliorativi di cui il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e gli ordini territoriali degli ingegneri faticano a parlarne di cui a prova l'imbarazzante comunicato stampa del presidente dell'ordine degli ingegneri di Teramo. - si legge in una nota da parte dell'ingegnere Nicola Plasmati in rappresentanza degli ingegneri triennali, che risponde alle dichiarazioni rilasciate dal presidente Leo De Santis.
I limiti imposti dal noto d.p.r.328/2001 sulle competenze dei laureati triennali in ingegneria, furono già cancellati dal Decreto Ministeriale 16 Marzo 2007 lauree triennali L7 L8 L9.
Nel 2017, L’Unione Europea vara il definitivo quadro europeo delle qualifiche chiamato EQF2017 di cui al livello 6 sono elencate tutte le competenze autonome di tutti i laureati triennali europei, italiani inclusi.
Tale riferimento normativo europeo è stato recepito talquale dallo Stato Italiano attraverso il Quadro Nazionale delle Qualifiche 2018 livello 6 lauree triennali, pubblicato con decreto n.8 il 25 Gennaio 2018 sulla Gazzetta Ufficiale.
Nella tabella che a prova allego è specificato al livello 6, che tutti i laureati triennali, ingegneri inclusi, possono progettare autonomamente opere complesse con metodo innovativo.
Che piaccia o no, la Legge dice questo ed è bene che il Consiglio Nazionale degli Ingegneri assieme agli ordini territoriali degli ingegneri, rispettino tale Legge dello Stato essendo loro enti pubblici.
Infine invito il presidente dell'ordine degli ingegneri di Teramo, Leo De Santis, ad astenersi nell'utilizzare nomignoli denigratori quale IUNIOR, per riferirsi agli ingegneri laureati triennali ai quali ai sensi del MIUR270/2004 compete per Legge il titolo accademico di Dottore ed ai sensi della sentenza consiglio di stato n.1473/2009 (pag.19) l'aggettivo IUNIOR non ha rilevanza specificarlo. Sentenza questa che si chiude con la condanna inflitta al Consiglio Nazionale degli Ingegneri parte soccombente verso gli ingegneri laureati di primo livello."