lunedì 23 settembre 2024     +39.347.3268683     redazione@iltrafiletto.it
Il Trafiletto notizie su Teramo e Abruzzo in tempo reale

ico title sx Unione Popolare Giulianova: “Il Comune censura il tema migrazione” ico title dx

Attualità
Politica

“Invitiamo i Censori Neroverdi alla vergogna, se solo alcuni di loro la conoscessero”

Riportiamo di seguito le parole dell’Unione Popolare Giulianova pubblicata sulla loro pagina facebook.

"CONDIVIDIAMO DI SEGUITO LE PAROLE DEL COLLETTIVO ARTISTICO CHE, NELLE SERATE DEL 18 E DEL 21 LUGLIO, "NAVIGANDO PAGINE ANTICHE ATTRAVERSO LE ROTTE DEL TEMPO PRESENTE", AVREBBE FATTO APPRODARE ALL'INTERNO DEL CENTRO STORICO GIULIESE DUE INTERESSANTI PROGETTI TEATRALI:
1) L'ORMA DI ENEA - CONCERTO PER VOCE RECITANTE E KORA;
2) NESSUNO (ovvero Ulisse) CANTA IN GRIKO - L'ODISSEA IN SEI QUADRI E IN SEI CANTI.
“L'arte e la scienza sono libere [...]” (art. 33 comma 1 Costituzione). E la nostra dignità non è in vendita.
Ci vediamo costretti, pertanto, a dover rinunciare ad un approdo che credevamo libero e indipendente. Avremmo partecipato con passione e rispetto, portando all'attenzione degli astanti un duplice racconto teatrale. Avremmo accostato al plurilinguismo italo-gambiano e greco-salentino diversi linguaggi artistici, dalle arti figurative alla musica, grazie anche alla presenza di due artisti di riconosciuta fama nazionale e internazionale: Pino Procopio e Jabel Kanuteh. E avremmo, attraverso il mezzo performativo, ricordato l'importanza storica e umana dell'accoglienza e del confronto con l'alterità.
Deve essere stato proprio quest'ultimo punto ad attivare l'esercizio della censura - evidentemente politica - nei confronti del primo dei due racconti teatrali, il racconto del viaggio di un profugo di nome Enea, il quale, dopo aver percorso i deserti della Libia e attraversato il mar Mediterraneo, giunse in Italia, portando con sé un carico tutt'altro che residuale di umanità e conoscenza. Un viaggio che Jabel Kanuteh, trentenne "griot" (cantastorie) del Gambia, conosce molto bene. Mediante il suo vissuto e i suoi racconti musicali, egli ne porta la testimonianza.
Nonostante tutto, ringraziamo la direzione artistica del Festival "Approdo", nonché i tanti e appassionati collaboratori, per aver puntato, almeno inizialmente, su di un progetto teatrale "dissidente", in un territorio in cui, ahinoi, si registra da anni una tendenza ossessiva alla rimozione di ciò che viene considerato perturbante. Ci scusiamo con gli spettatori, ma il senso del nostro agire - lontanissimo dalla ricerca di vetrine o di facili compensi economici - non può non essere antitetico rispetto alle condizioni che si sono venute a generare.
NON AGGIUNGIAMO ALTRO AL TESTO MENZIONATO, MA, A DIRE IL VERO, UN SEGNALE POLITICO LO AVEVAMO RISCONTRATO GIÀ QUALCHE GIORNO FA: IN EFFETTI, NON È PASSATA INOSSERVATA, O MEGLIO, INASCOLTATA UNA FRASE DELL'ASSESSORE CON DELEGA ALLE MANIFESTAZIONI, MARCO DI CARLO, IL QUALE, DURANTE LA TRASMISSIONE "GIARDINO D'ESTATE", ANDATA IN ONDA LO SCORSO VENERDÌ SULLE FREQUENZE DI Radio G Giulianova, HA DICHIARATO: "PARLARE DI MIGRANTI IN CITTÀ NON RISOLVE ASSOLUTAMENTE IL PROBLEMA". UN SEGNALE, UNO DEI TANTI… UN'ESORTAZIONE AL SILENZIO, CHE SA DI BAVAGLIO ISTITUZIONALE, IN NOME DI UN PRAGMATISMO FALSO E STRUMENTALE, CHE SA DI ISTITUZIONALIZZAZIONE DELL'OTTUSITÀ.
ALLEGHIAMO, INFINE, LE IMMAGINI DEI DUE DOCUMENTI INVIATI ALLE TESTATE GIORNALISTICHE LOCALI, TRA IERI E OGGI, DA PARTE DELL'UFFICIO STAMPA DEL SINDACO DEL COMUNE DI GIULIANOVA. ESSE DIMOSTRANO, IN ENTRAMBI I CASI, L'ESCLUSIONE DELLO SPETTACOLO DAL TITOLO "L'ORMA DI ENEA", SPETTACOLO, COME DETTO, ORBITANTE ATTORNO AL TEMA DELLE MIGRAZIONI E AL CONCETTO DI ACCOGLIENZA, PREVISTO PER LE ORE 22:30.
CONCLUDEREMMO INVITANDO I "CENSORI NEROVERDI" ALLA VERGOGNA, SE SOLO ALCUNI DI LORO LA CONOSCESSERO!".