I sindacati hanno chiesto un tavolo permanente sul settore automotive
Si è concluso positivamente l'incontro, dopo il presidio davanti alla prefettura delle sigle sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil con il capo di gabinetto Luana Strippoli, per rivendicare l'attenzione, la tutela e la centralità dell'industria metalmeccanica. «Il problema automotive è quello più imminente», ha spiegato Marco Boccanera, Fim Cisl, «per questo abbiamo chiesto per la provincia di Teramo l'area di crisi complessa, importante non solo per gli ammortizzatori sociali ma anche per prevenire l'onda d'urto, per riformare i lavoratori e inserirli per bene nel mondo del lavoro». I sindacati hanno chiesto l'istituzione di un tavolo permanente sull'automotive che sia di costante monitoraggio anche sulle vertenze storiche come quella della Betafence che, a differenza della Purem che al momento si è risolta positivamente, continua a destare instabilità e dubbi per il futuro. «A volte il problema viene sottovalutato, - continua Boccanera - non ci rendiamo conto che in tutta Europa qualsiasi macchina incontriamo ha almeno un pezzo prodotto a Villa Zaccheo». Costruttivo e positivo è stato definito l'incontro con il capo di gabinetto Luana Strippoli che ha raccolto le richieste dei sindacati, mostrandosi disponibile sin da subito e a interloquire con il governo centrale oltre che a futuri incontri con le sigle. Nel corso dell'incontro è stato esposto anche il problema delle lavoratrici metalmeccaniche che affrontano le più svariate condizioni: dal caldo estremo spesso esaltato da una condizione personale ormonale, all'impossibilità di godere della maternità facoltativa poiché, come ha raccontato una lavoratrice, lo stipendio in quel caso si aggirava solo intorno a 350 euro. «Una cosa è certa - conclude Boccanera - la marcia del tubo non finisce mai».