Sul ricorso presentato dall'organizzazione sindacale per ottenere i buoni pasto, la ASL si è costituita in giudizio
La FP CGIL Teramo esprime profondo rammarico nell’apprendere che la ASL di Teramo, dinanzi al ricorso presentato dalla scrivente organizzazione sindacale in merito all’attribuzione del buono pasto, a tutti i dipendenti che svolgono più di 6 ore di lavoro giornaliere, si sia costituita in giudizio attraverso la nomina di un legale invece di percorrere una via di composizione conciliativa della vertenza.
Precisiamo che la FP CGIL ha più volte chiesto, attraverso l’invio di apposite missive, il rispetto di un dettame contrattuale risalente al CCNL Comparto Sanità del 2001 e sempre confermato nei contratti susseguenti.
La materia è stata oggetto di diverse vicende giudiziarie fino ad essere passata in giudicato in cassazione con sentenza che riconosce l’attribuzione del buono pasto anche al personale sanitario e cioè quanto richiesto dalla FP CGIL. Diverse e recenti sentenze vedono varie Aziende Sanitarie, anche di regioni limitrofe, soccombere in materia, pertanto appare incomprensibile alla scrivente l’ostinazione della ASL di Teramo nel perseguire via giudiziarie che fanno lievitare i costi delle spese legali, piuttosto che intraprendere vie conciliative.
La FP CGIL, dal suo canto, rimane a disposizione per un eventuale confronto in materia, nella consapevolezza che, pur nel rispetto dei ruoli, la concertazione sia la strada per armonizzare le posizioni espresse dall’azienda e dal sindacato, avente come fine ultimo il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori del Sistema Sanitario Nazionale.