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ico title sx RSA Bivio Bellocchio. Mariani: «Ennesimo pacco elettorale» ico title dx

Per il capogruppo di Abruzzo in comune si tratta di promesse che la regione non manterrà

«Il centrodestra al governo della Regione Abruzzo rifila l’ennesimo “pacco” alla sanità giuliese ridimensionando il progetto relativo alla struttura sanitaria di Bivio Bellocchio». Questo l’amaro commento di Sandro Mariani, Capogruppo di “Abruzzo in Comune”, dopo la nota inviata ieri dalla Asl di Teramo a tutti i capigruppo in Consiglio Regionale e dopo la conferenza stampa di annuncio dell'apertura della RSA per i primi di febbraio. «Infatti, dopo una serie di mirabolanti annunci e promesse rilanciati negli ultimi mesi a proposito del futuro di questa strategica struttura, si scopre finalmente che la Asl teramana adibirà a Residenza Sanitaria per Anziani (RSA) solo una parte della struttura, per un totale di 25 dei 42 posti previsti».
 
«Al danno poi si aggiunge la beffa», secondo Mariani «visto che nella nota diffusa dalla Asl si scopre come, malgrado la struttura abbia solo pochi anni di vita, questa necessita di una serie di lavori prima di poter riaprire, vista la volontà di adibirne una parte a ambulatori». «In pratica se ne riparla dopo le elezioni regionali, con buona pace delle passerelle di Marsilio e dei vertici della Lega a Giulianova – ironizza Mariani – non vorrei essere profeta di cattive sventure per gli amici giuliesi, ma temo che questo annuncio resterà l’ennesima promessa elettorale non mantenuta dal centrodestra abruzzese, così come avvenne nel 2019 quando prima delle votazioni promisero di trasformare il Maria S.S. Maria dello Splendore in DEA di I° Livello, cosa che non si è poi verificata».
 
«Insomma, a pochi mesi dalle elezioni regionali 2024 dalla Asl di Teramo e dalla Regione a guida Marsilio arriva l’ennesimo sgarro alla comunità giuliese» conclude Sandro Mariani. «Quanto appaiono lontani i tempi in cui gli amministratori giuliesi si dicevano pronti a incatenarsi all’ingresso del nosocomio cittadino pur di difenderlo…oggi invece, vista la brutta aria che tira, si dicono già contenti per il mancato accorpamento di alcuni reparti».

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