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ico title sx Sant'Omero. La storia di una 80enne che non vuole essere portata nella casa di riposo ico title dx

Attualità
Cronaca

Per l'amministratore di sostegno le condizioni igienico sanitarie in cui vive la donna non sono idonee

Un nuovo capitolo di una storia che non accenna ad avere una fine rapida, quella di un'anziana signora, di circa 80 anni, di Sant'Omero che dovrebbe essere sottoposta a visita medica presso la casa di riposo De Benedictis, per poi essere ospitata definitivamente presso la struttura di Civitella del Tronto - qui il precedente articolo https://www.iltrafiletto.it/2023/03/23/santomero-una-lite-per-sottoporre-unanziana-donna-a-una-visita-medica-intervengono-le-forze-dellordine/9-1068.html -
Una storia particolare perché il figlio, che vive a pochi metri dalla madre, non ha alcuna intenzione di «farla rinchiudere» e di questo sembra fermamente convinta anche l'anziana signora, che di fronte ai carabinieri, al medico di base e all'amministratore di sostegno, tutto ciò che chiede è di essere lasciata in pace a casa propria. Sì, la signora ha un amministratore di sostegno che le è stato assegnato qualche anno fa, poiché non sarebbe risultata più autosufficiente e poiché sembrerebbe vivere in condizioni igienico sanitarie particolarmente precarie. Situazione questa che sarebbe proprio alla base dell'ordinanza del giudice che richiede che l'amministratore di sostegno, di concerto con il medico di base, ed eventualmente con l'ausilio della forza pubblica, garantisca il trasporto della signora presso la vicina rsa per una visita in commissione medica, utile a garantire il suo ingresso poi nella struttura della casa di riposo Alessandrini di Civitella. È la seconda volta nel giro di un paio di mesi che l'amministratore di sostegno, l'avvocato Francesca Pizii, l'assistente sociale Laura Fratò e i sanitari, si presentano a casa della donna per tentare di accomapagnarla a svolgere la visita medica presso la De Benedictis di Teramo ed è la seconda volta che la donna si oppone e che il figlio chiede che ciò non avvenga. Tuttavia per l'amministratore di sostegno le condizioni igienico sanitarie della donna sono tali da evidenziare una totale noncuranza della sua incolumità, oltre al fatto che, nonostante sia prettamente lucida, non siano esclusi episodi che possano mettere in pericolo la sua salute: proprio qualche mese fa si sarebbe verificato un incendio in cucina mentre l'anziana si apprestava a cucinare. A fronte della resistenza della donna, che si è rifiutata anche di fronte all'arrivo dei carabinieri e che ha espressamente chiesto a tutti di andare a casa propria, sarà necessario un ulteriore intervento per ottemperare al provvedimento del giudice.

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