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ico title sx Canalba: un sit-in di protesta contro lo spostamento dei cani ico title dx

Attualità
Cronaca

Organizzato dall'associazione Cani Liberi che gestisce il canile, per domenica ad Alba Adriatica

ALBA ADRIATICA - L’associazione Cani Liberi odv che gestisce il canile di Canalba, ad Alba Adriatica, ha annunciato un sit-in per la giornata di domenica per contrastare lo spostamento dei cani in una struttura di L’Aquila. L’associazione infatti ha ribadito la volontà di portare a termine il progetto  di un nuovo canile e ha chiesto all’Unione dei comuni della Val Vibrata una proroga fino al compimento della nuova area. “La presidente dell’associazione Cani Liberi ODV, Elisa Pizzingrilli, gestrice del canile di Alba Adriatica, che da diverso tempo accoglie i cani dell’Unione dei comuni del Val vibrata, ha ricevuto una telefonata da parte della signora R.M. , la quale le comunicava che il 31/05/2023 si recheranno presso il canile per prelevare tutti i cani e trasferirli presso un loro canile privato dell’aquilano”, si legge in una nota dell’associazione. “Canile che non solo non collabora con nessuna associazione del posto per promuovere le adozioni dei cani al suo interno, non solo si è presentata ai suddetti comuni con un’offerta economica di mantenimento dei cani minima per non dire ridicola, ma cosa ben più grave secondo il rapporto annuale del randagismo questo è il canile con la più alta percentuale di morti, e ha chiuso l’anno 2022 con già quasi il numero massimo di cani presenti consentiti dalla legge regionale 47 anno 2013. Ricordiamo che il rifugio Canalba ha fatto adottare 10 mila 300 anime. L’associazione Cani liberi odv si era già precedentemente interfacciata con i comuni e con la ASL di competenza palesando che a breve verrà realizzato un nuovo rifugio dove loro potranno continuare ad accudire i cani egregiamente come fatto negli ultimi quattro anni,  tant’è che anche il Coordinamento delle Associazioni Abruzzesi, di cui questa associazione fa parte insieme ad altre circa 20 associazioni, ha scritto all’Unione dei comuni della Val Vibrata per ottenere una proroga fino al compimento dei lavori sulla nuova area, tempi necessari alla realizzazione del rifugio, in essa ha anche ricordato a costoro che secondo la legge regionale 47 anno 2013 i sindaci hanno la responsabilità della tutela e del benessere dei cani di loro proprietà e che quindi trasferire questi, di cui molti anziani con particolari necessità e cani fobici e mordaci, in un canile sovraffollato, dove non ci sono volontari e che per giunta vorrebbe mantenere questi cani con una cifra minima, non è rispettare la tutela e il benessere di quest’ultimi, ma significa cagionare loro un danno a livello fisico e comportamentale in qualità di esseri senzienti che hanno bisogno di stabilità, socialità e affiliativa con figure umane che dedicano loro tempo e dovute attenzioni.  Come ci può essere tutto questo in un ostello con oltre 250 cani e senza volontari? Inoltre abbiamo reali e concrete testimonianze di associazioni che più volte hanno tentato di collaborare con questo canile privato per promuovere le adozioni, ma che hanno sempre trovato ostracismo, minacce e porte chiuse, pur se la legge non lo prevede, anzi prevede un orario di apertura al pubblico in cui chiunque possa entrare per visionare i cani e adottare, queste associazioni pur presentandosi in tale orario sono state cacciate in malo modo, contro ogni criterio di legge e benessere animale. Ci sono 18 pagine di esposto a tal riguardo”. Il sit-in di protesta partirà da via Ascolana 53, per proseguire su via del Concordato, via del Bianco Spino, attraversamento SS 16, via Maternità, via Mazzini, Lungomare Marconi fino alla rotonda Nilo.

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