Pietralta di Valle Castellana, il paese dove non arrivano i soccorsi

Il racconto di una famiglia: un elisoccorso impiega 45 minuti per cercare un luogo in cui atterrare

Quella che vi raccontiamo è la storia di una famiglia di una frazione di Valle Castellana, Pietralta, che chiede aiuto, in nome anche della cittadinanza, perché lì i soccorsi del 118 non riescono ad arrivare neppure in elicottero. Facciamo un passo indietro. L’anno scorso una bimba di solo un anno, in preda alla febbre alta, ha iniziato ad avere le convulsioni. È stato immediato l’intervento dei familiari che hanno allertato i soccorsi del 118, che sono giunti sul posto con l’elisoccorso. Tutto nella norma, o quasi, se non fosse per il fatto che il mezzo non poteva atterrare a causa della mancanza di una piazzola in cui poter far scendere i soccorritori. Dopo decine e decine di minuti trascorsi in aria a cercare una soluzione, il personale si è calato in un punto poco distante dall’abitazione ed è stato raggiunto dalla famiglia. Stesso scenario ripetuto a distanza di un anno, esattamente tre sere fa quando la piccola ha avuto nuovamente le convulsioni. Allertati come la volta precedente i soccorsi, questi sono arrivati con l’elisoccorso e hanno impiegato ben 45 minuti prima di poter far scendere il personale medico. Il motivo è che nel piccolo piazzale erboso in cui potrebbe atterrare, sono presenti i cavi elettrici, presumibilmente dell’Enel, che rendono difficile se non impossibile la manovra. La famiglia ha chiesto aiuto a istituzioni e forze dell’ordine per trovare una soluzione ed eventualmente stabilire un contatto con la ditta fornitrice di energia elettrica ma al momento non ha ricevuto alcuna risposta. Quello che chiedono, a nome della cittadinanza, è che Pietralta possa essere, alla stregua degli altri territori, una frazione in cui gli abitanti abbiano diritto a ricevere soccorso in caso di bisogno o difficoltà.