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ico title sx La Purem di Castellalto è salva, almeno per 10 anni ico title dx

Attualità
Lavoro

Una grande vittoria annunciata durante la Marcia del Tubo per i lavoratori dello stabilimento

Davide vince contro Golia: nessun licenziamento alla Purem di Castellalto e nessuna delocalizzazione, almeno per i prossimi dieci anni. È questo l’esito dell’accordo siglato, annunciato durante la Marcia del Tubo, con l’azienda Purem by Eberspecher, che ha previsto un piano industriale inclusivo di commesse che dovrebbero permettere il lavoro dello stabilimento almeno per 10 anni. «Arrivano conferme da più parti che indicano la volontà dell’azienda di proseguire l’esperienza produttiva in Abruzzo, scongiurando quindi qualsiasi operazione di delocalizzazione e soprattutto di taglio occupazionale. - ha dichiarato l’Assessore regionale alle politiche del lavoro, Pietro Quaresimale, in occasione ieri della Marcia del tubo, la manifestazione organizzata dai sindacati, promossa per protestare contro il rischio di delocalizzazione dello stabilimento Purem - La stessa azienda avrebbe confermato la solidità del mercato di riferimento confermando di aver sottoscritto impegni produttivi legati a commesse per almeno 10 anni e l’intenzione di incrementare il personale con assunzioni interinali. Si tratta di una notizia importante, che dà un forte segnale di speranza ai tanti lavoratori che operano nel sito produttivo di Castellalto e che allontana le pericolose voci di un disimpegno in stato avanzato della società. Ora - conclude Quaresimale - è compito della Regione vigilare perché la Purem tenga fede all’impegno di rimanere e rinsaldare l’esperienza produttivo in Abruzzo». Il confronto tra la Purem, i sindacati e la Regione Abruzzo era partito il mese scorso quando erano circolate voci di un disimpegno produttivo dell’azienda che opera nella componentistica per auto nel sito di Castellalto. «Ho ribattezzato il risultato ottenuto con la frase “Davide vince contro Golia” perché di questo si è trattato. Abbiamo fatto quadro e fare quadro ripaga sempre. - ha dichiarato Marco Boccanera Fim Cisl - I lavoratori hanno seguito le nostre indicazioni. La Stellantis ha reagito alle conseguenze generate dallo sciopero e questo ci ha aiutato. La Regione ha agito in maniera compatta. È chiaro che questa per noi è una vittoria ma rimaniamo anche allerta per monitorare la situazione generale del settore automotive a Villa Zaccheo. Per ora, l’idea di 10 anni di lavoro, il riconoscimento degli straordinari e il recupero degli scioperi, 14 assunzioni di interinali, ci sembra sicuramente motivo di festa. Abbiamo ottenuto tutto ciò perché abbiamo fatto quadro ed è stata fondamentale la presa di posizione della Stellantis», ha concluso Boccanera. «La lotta paga e ha portato a un risultato che fino a ieri sembrava, per molti, impensabile. Una vertenza iniziata per la richiesta di Stellantis di tagliare i costi. Le lavoratrici e i lavoratori della Purem ci hanno creduto, ci hanno creduto tutti i lavoratori della valle del tubo che hanno sostenuto la lotta scioperando con i loro compagni. Dalla chiusura all’arrivo di nuove commesse, alla stabilizzazione dei lavoratori somministrati. Oggi però non è solo un momento di festa ma anche quello di rivendicare politiche industriali. È necessario l’avvio di un confronto a livello regionale e con il Governo per la transizione nel settore, che in Abruzzo è il più importante dal punto di vista industriale e occupazionale. La valle del tubo deve avere una prospettiva dentro il cambiamento tecnologico. Non ci fermeremo fino a quando non avremo messo in sicurezza industria e occupazione», hanno dichiarato Simone Marinelli, coordinatore automotive per la Fiom Cgil nazionale e Natascia Innamorati, segretaria generale Fiom-Cgil Teramo.