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ico title sx Civitella, l'odissea della casa di riposo: di nuovo a rischio gli stipendi ico title dx

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La cooperativa ha intenzione di sospendere gli stipendi perché l'Asp1 avrebbe disatteso i propri impegni

È un’odissea senza fine quella legata alla Casa di riposo Alessandrini di Civitella del Tronto, i cui dipendenti rischiano ora di non percepire lo stipendio del mese di aprile, a causa dell’importante situazione debitoria dell’Asp1 di Teramo nei confronti della KCS, la cooperativa che gestisce la struttura. Rischio che si era manifestato anche lo scorso mese e che è stato poi sventato da un tavolo in prefettura a cui avrebbe dovuto far seguito una proposta d’accordo da parte dell’azienda per i servizi alla persona, inclusivo di un piano di rientro delle 27 mensilità arretrate. L’approvazione da parte della Regione poi del contributo straordinario di 3 milioni di euro a favore dell’Asp1, avrebbe dovuto facilitare il contenzioso. Arriva tuttavia una nota da parte della KCS che annuncia la sospensione degli stipendi per il mese di aprile poiché la proposta arrivata dalla Asp1 sarebbe “palesemente non coerente con gli affidamenti emersi nell’incontro e men che meno con l’impegno di formale proposta di accordo di cui nel verbale di incontro”, come si legge nella nota. Secondo la KCS nell’incontro l’Asp1 si era impegnata a garantire importi e scadenze da riportare nella proposta di accordo, elementi questi che non sarebbero invece pervenuti. “A fronte di ciò, essendo venuti meno i presupposti minimi delle intese raggiunte nell’autorevole sede Prefettizia, - scrive ancora la KCS - e quindi riproponendosi di fatto la grave situazione precedente all’incontro, ci vediamo costretti a confermare l’impossibilità di procedere all’ormai prossimo pagamento delle retribuzioni relative al mese di aprile u.s., pur confermando i versamenti contributivi”. Prospetta tuttavia un altro scenario il commissario straordinario Roberto Canzio, che si meraviglia di non aver ricevuto alcuna risposta alla mail di proposta inoltrata dai legali e di apprendere «certe esternazioni solo dal comunicato divulgato». Per Canzio ben diverse sono le cose dal momento che l’Asp1 si era impegnata a garantire i pagamenti “appena pervenuto l’atteso e imminente finanziamento regionale”, come si legge nella proposta. Finanziamento che è stato confermato dall’assessore regionale Pietro Quaresimale nella giornata del 28 aprile.«Non capisco quali dettagli avremmo dovuto aggiungere. Ci sono dalla data dell’approvazione dell’avviso pubblico 20 giorni di tempo per presentare la documentazione necessaria. Poi c’è la chiusura del bando e poi la prima erogazione da parte della Regione. Quindi le tempistiche prima di procedere con un versamento a favore della KCS si aggiravano intorno a circa 40 o 50 giorni. Se loro vogliono fare il gioco duro, che lo facessero». Per Canzio quello che si porta avanti è un gioco politico, non sussistendo le motivazioni per cui la cooperativa debba trovarsi a sospendere gli stipendi. Secondo il commissario era chiaro in sede di tavolo prefettizio come in sede di proposta di accordo che l’Asp1 ha intenzione di garantire il rientro delle 27 mensilità non erogate, ma solo nel momento in cui riceverà il finanziamento straordinario dalla Regione che dovrebbe arrivare entro qualche settimana.

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