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ico title sx Amministrative Teramo, la candidata Marroni: «Il voto utile è il voto giusto» ico title dx

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Sui pronostici non si sbilancia ma punta a superare il 10%. Su eventuali apparentamenti valuterà in seguito

Ultime battute di campagna elettorale prima delle infuocate elezioni del 14 e 15 maggio e la candidata a sindaco Maria Cristina Marroni guarda dritto verso l’obiettivo, determinata ma con la leggerezza di chi sa di fare il massimo e attende serenamente un esito. Maria Cristina tra i tre è la candidata che non si colloca né a destra né a sinistra ma guarda in alto, altrove rispetto al Sindaco uscente di centrosinistra Gianguido D’Alberto e al candidato di centrodestra Carlo Antonetti.

Maria Cristina Marroni, candidata a sindaco di Teramo, la sua è stata una candidatura un po’ travagliata: qualcuno si aspettava che lei si candidasse visti i trascorsi con il Sindaco uscente Gianguido D’Alberto, qualcun altro non se l’aspettava. Siete riusciti a raggruppare quattro liste ma poi ne avete persa una. Qualcuno ha cercato di farla desistere dalla candidatura. Qualcuno ha approfittato anche della sua figura di donna per rivolgerle epiteti poco ortodossi. Quanta strada è stata fatta fino ad oggi che mancano pochi giorni alle elezioni?

«Direi che è stata fatta moltissima strada. Io metaforicamente mi paragono al Napoli in questo campionato. È partito come sfavorito e poi è stato la grande rivelazione di quest’anno. Pensavano che non saremmo riusciti a fare una lista, poi che non ne avremmo fatte due, poi invece ne abbiamo fatte tre. È stato un percorso tutto in salita ma in crescita fino ad arrivare a pochi giorni dal voto in cui c’è grande entusiasmo e c’è grande speranza».

Come si pone rispetto alle considerazioni di chi la vede come ago della bilancia, utile solo a determinare uno degli altri due schieramenti?

«Io lotto e tutti noi lottiamo, io e i 95 candidati che ringrazio, per arrivare al ballottaggio noi stessi. È un’impresa assolutamente difficile, lo sappiamo, ma non impossibile. Quindi fino al 15 sarà un primo tempo e una prima partita e spero di poterla giocare da protagonista. Se ciò non accadesse dal 15 notte al 16 mattina ci si riunirà con i candidati e si farà un ragionamento a tutto tondo».

Anticipiamo qualcosa su questo ragionamento a tutto tondo?

«Dico solo che io non ho preclusioni. C’è un argomento dirimente per noi che è l’ospedale a Villa Mosca, quindi si partirà da questo tema politico per trovare un punto di incontro. Altri punti sono sicuramente quelli che riguardano le attività produttive, i costruttori, gli imprenditori, le fasce più deboli e lo 0-3 gratuito, altra cosa per me dirimente. E poi si passerà a discorsi secondari».

C’è anche chi ha utilizzato contro di lei il suo vecchio ruolo da vicesindaco e assessore nell’attuale consiliatura di D’Alberto ma è una cosa che lei invece utilizza come un’arma a suo vantaggio, che le ha fornito, tra le altre cose, esperienza amministrativa.

«Sì, perché ritengo che tutte le esperienze siano positive sia quelle che partono in un modo sia quelle che partono in un altro modo, ogni cosa della vita insegna qualcosa. In questo caso rivendico con molto orgoglio di essere stata vicesindaco nel comune di Teramo per 18 mesi, oltre che assessore all’istruzione, al personale e alle pari opportunità e ai rapporti internazionali, perché essere un amministratore e avere un ruolo in giunta ha significato formare la mia esperienza amministrativa. Quindi sì, io sono pronta da subito, a differenza di altri, ad accendere il motore della macchina amministrativa».

Lei ha più volte dichiarato di non guardare né a destra, né a sinistra ma in alto. Questo significa che la sua è una squadra libera?

«Sì, la mia è una squadra libera, fatta di professionisti che si candidano per la prima volta e che hanno sposato un progetto politico che sicuramente farà parlare di sé, perché all’indomani di questa campagna elettorale questo gruppo di persone avrà costituito una sorta di partito proprio e autonomo sulla città di Teramo, di cui si parlerà in tutto l’Abruzzo anche nelle prossime elezioni regionali».

Lei appunto parla sempre di squadra libera: ha la percezione che un voto per lei sia libero da condizionamenti mentre dall’altra parte sia frutto di poteri e giochi politici?

«Assolutamente sì, abbiamo detto sempre che il voto utile è il voto giusto e anche questo è il nostro motto. Io sento molto vicino il popolo e sono veramente il sindaco o la sindaca del popolo e della gente. Sento molto affetto in questi giorni anche girando per strada. Il mio voto è veramente il voto del cuore da parte della gente».

Cosa la rende differente dagli altri candidati?

«Penso che mi distingua non avere lacci e lacciuoli, non avere condizionamenti e avere una libertà morale e intellettuale prima che pratica, una libertà assoluta mia ma anche di tutto il gruppo».

Lo facciamo un pronostico sulla percentuale?
Sorride la candidata a sindaco.

«Diciamo che puntiamo a superare il 10%, puntiamo a fare il nostro risultato e sicuramente sarà una gradevolissima sorpresa».