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ico title sx La Purem di Castellalto al Giro d'Italia ico title dx

I sindacati: «Abbiamo scelto il giro perché le nostre vertenze sono associabili alla fatica»

“Dopo le vertenze Selta e Betafence portiamo anche il dramma della Purem alla partenza del giro d’Italia a Teramo”. Così si esprimono in una nota Marco Boccanera Fim Cisl Teramo e Natascia Innamorati Fiom Cgil. “L’occasione è anche quella di ricordare la marcia del Tubo che si terrà il 10 Maggio a Villa Zaccheo per denunciare il rischio depauperizzazione del settore Automotive. Abbiamo scelto più volte l’occasione del Giro perché riteniamo che le nostre vertenze siano associabili alla fatica, la determinazione e il sacrificio che corridori come il mitico Bartali hanno fatto per raggiungere l’agognata meta. La nostra meta è e sarà la salvaguardia dell’occupazione nel Teramano. Andremo ovunque”.
Il 10 maggio le sigle sindacali unitamente ai lavoratori marceranno contro il rischio di evanescenza del settore che, come risulta dalle vertenze, in più casi sul territorio abruzzese vede sempre minore attenzione da parte delle multinazionali che preferiscono dislocare commesse e produzioni in altri stabilimenti. È il caso, da ultimo, della Purem di Castellalto. I sindacati e le istituzioni si sono mossi infatti contro la multinazionale Purem by Eberspecher, che ha deciso di delocalizzare un’importante commessa dalla sede italiana a quella in Romania, mettendo così a rischio gli 80 lavoratori sia diretti che interinali, che rimangono all’oscuro delle intenzioni dell’azienda sul futuro dello stabilimento della Valle del tubo. Nel tavolo del 4 maggio l’Assessore Pietro Quaresimale ha manifestato la ferma presenza della Regione mentre i sindacati hanno portato avanti lo sciopero fino a sabato 6 maggio, a causa delle mancate risposte riguardo al futuro dello stabilimento da parte dei vertici aziendali.

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