domenica 29 settembre 2024     +39.347.3268683     redazione@iltrafiletto.it
Il Trafiletto notizie su Teramo e Abruzzo in tempo reale

ico title sx Investì e uccise Flavia, il difensore: «Faremo ricorso in appello» ico title dx

Attualità
Cronaca

Pena severa: 10 anni e 6 mesi ridotti a 7 grazie al rito abbreviato, esclusi il concorso di colpa e attenuanti generiche

Sono arrivate le motivazioni della sentenza del giudice delle udienze preliminari, Lorenzo Prudenzano, che nel pomeriggio del 13 aprile ha condannato Davide De Felicibus a 7 anni per l’omicidio di Flavia Di Bonaventura, la 22enne rosetana investita nella notte del 22 agosto. 10 anni e 6 mesi è in realtà la pena prevista dal giudice, ridotta a 7 grazie alla scelta da parte dell’imputato di procedere con il rito abbreviato, che concede la riduzione fino a 1/3. Un dato importante in termini di severità della pena trattandosi di omicidio stradale colposo: probabilmente non ci sono precedenti simili a livello nazionale. È così che ha stabilito il giudice Prudenzano “in virtù della gravità delle colpe e delle conseguenze lesive”, come si legge nella sentenza, che hanno portato anche all’esclusione del concorso di colpa e delle attenuanti generiche. Rigettata quindi ogni formulazione di innocenza e di concorso nel reato a carico dei ragazzi, che il difensore Ida Nardi aveva chiesto e in virtù del quale conferma il ricorso in appello: «Io avevo insistito sul concorso di colpa per via di vari fattori. Non essendo stato accolto è chiaro che procederemo con l’appello». Nella sua arringa l’avvocato Nardi aveva chiesto l’esclusione di ogni responsabilità in capo all’assistito, a causa di più agenti in ballo, dalle scarse condizioni di visibilità al presunto atteggiamento negligente dei ragazzi. In subordine, se presente una responsabilità, l’avvocato aveva puntato sul concorso di colpa. Di parere totalmente contrario è stato però il giudice che ha optato per 10 anni e 6 mesi ridotti a 7 solo in virtù della scelta del rito. De Felicibus investì e uccise il 22 agosto scorso con la propria auto Flavia Di Bonaventura mentre stava tornando in bicicletta verso casa insieme a due amici. L’uomo, di 34 anni, girava senza assicurazione e con un tasso alcolico sopra i limiti di legge. Per lui oltre alla reclusione Prudenzano ha previsto la revoca della patente, l’interdizione definitiva dai pubblici uffici e l’obbligo di risarcimento alla famiglia della vittima e agli altri due giovani investiti, tutti costituiti parte civile e rappresentati dal difensore Claudio Iaconi. All’esito della camera di consiglio con cui il giudice aveva disposto la sentenza, De Felicibus aveva espresso il proprio rammarico per la sofferenza causata ai genitori di Flavia: «Il mio assistito è più scosso dall’intera vicenda che dalla condanna, anzi lui è pronto a fare ciò che deve anche se sa che non potrà restituire nulla a quelle persone», aveva dichiarato l’avvocato Nardi.

Galleria