martedì 24 settembre 2024     +39.347.3268683     redazione@iltrafiletto.it
Il Trafiletto notizie su Teramo e Abruzzo in tempo reale

ico title sx Amministrative Notaresco, Tony Di Gianvittorio: "Ho chiesto un confronto, ancora lo attendo" ico title dx

Attualità
Politica

Sviluppo del territorio il filo conduttore del programma del candidato a sindaco di Notaresco

Veterano della politica regionale e locale, nel dettaglio del comune di Notaresco in cui è stato vicesindaco al fianco di Diego Di Bonaventura prima di approdare come consigliere in Regione, è ora pronto a tornare a casa, candidandosi con una sua lista che ingloba anche amministratori uscenti. Antonio (Tony) Di Gianvittorio è pronto a «offrire un’occasione a Notaresco per costruire una nuova pagina di storia» come sindaco. Perché ha deciso di tornare alla politica locale e candidarsi a sindaco? «È molto semplice, voglio dimostrare ai 7000 abitanti di Notaresco che le cose si possono cambiare, che c’è la possibilità di avere un paese nuovo, che riparta dalle basi come la ricostruzione fino ad arrivare allo sviluppo economico e turistico del territorio intero, centro e frazioni».

Quali sono i punti principali del suo programma?

«I punti sono sei e chiaramente virano tutti verso lo sviluppo di cui parlo: attenzione alla persona, crescita economica, territorio infrastrutture e ambiente, istruzione cultura e sport, turismo e welfare. Ogni punto si sviscera per garantire la crescita settoriale e di conseguenza generale del territorio. Mi preme sottolineare che abbiamo intenzione di ripartire da una demolizione e ricostruzione importante, quella della scuola di Torrio, la frazione nella pianura di Notaresco. Questa scuola è stata chiusa da un’ordinanza sindacale a causa di inagibilità causata dal terremoto del 2009 e per realizzare i lavori abbiamo già ottenuto un finanziamento di oltre 1 milione e mezzo di euro. C’è anche un altro investimento in opera sul territorio: Amadori ha acquistato un opificio chiuso che sarà abbattuto per diventare uno stabilimento dell’azienda. Parliamo di 4 ettari di terreno per un importo di 120 milioni di euro».

Cosa ne pensa delle accuse di immobilismo mosse da uno dei sui avversari Daniele Di Furia alla uscente amministrazione?

«Mi limito a dire che non essendo io il sindaco, forse dovrebbe rispondere lui. Aggiungo che io stesso ho fatto parte dell’amministrazione e credo di essere stato elemento di sprono insieme ad altri ragazzi che hanno seduto su quei banchi e che oggi si candidano con me, nella mia squadra».

Che squadra è la sua?

«La mia è una squadra giovane, compatta, unita. Abbiamo ideato e condiviso interamente il programma, dalla pianura alle frazioni al centro cittadino. Faccio un appello ai cittadini, di votare noi affinché possiamo dare un impulso a questo comune e per muoverci insieme verso un futuro diverso».

Lei aveva richiesto un confronto con i suoi avversari Corradetti e Di Furia, che però ad oggi non è arrivato.

«Sì, l’ho richiesto più volte ma non ho ricevuto mai alcuna risposta. E questa è una cosa su cui non si deve sorvolare. Il confronto pubblico sul proprio programma e sulle proprie idee è alla base di ciò che può permettere agli elettori di scegliere. Hanno forse timore di confrontarsi? Temono il dibattito? Io continuo ad aspettare».

Galleria