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ico title sx Amministrative Notaresco, il candidato Daniele Di Furia contro l'immobilismo ico title dx

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«Punto tutto sulla mia squadra composta da ragazzi eccezionali»

C’è una certezza nella candidatura di Daniele Di Furia come sindaco di Notaresco: quella di voler scardinare gli ultimi anni di stasi e immobilismo che secondo lui hanno ridotto Notaresco a «un paesotto». E intende farlo con l’appoggio dei ragazzi della sua lista su cui punta tutto, perché «sono davvero ragazzi bravi e intelligenti, che mi danno costantemente spunti produttivi». Corre contro due candidati di centrodestra, Giuseppe Corradetti che nella sua lista vanta anche il sindaco uscente Diego Di Bonaventura, e poi il consigliere regionale Antonio (Tony) Di Gianvittorio.

Cosa la porta a correre per la poltrona di primo cittadino?

«Io ho una visione totalmente diversa di Notaresco rispetto a quella che è stata costruita negli ultimi vent’anni. Sono stato in opposizione per cinque anni e ho toccato con mano il modo di agire e di condurre la macchina amministrativa. Io voglio fare esattamente l’opposto, svincolare Notaresco dall’immobilismo che ormai regna sovrano da troppo tempo. Un immobilismo che è costato caro al comune sia in termini di perdita di residenti che nelle casse comunali». Quali sono i punti più importanti del suo programma? «Sicuramente riportare alcuni beni persi della disponibilità del comune. Parlo ad esempio di Palazzo delle Suore il cui triste destino conosciamo tutti. Poi restituire dignità ai cimiteri, che versano in condizioni disastrose. Basti pensare che le persone che muoiono qui vengono tumulate a Basciano. Restituire poi dignità al bilancio del comune che presenta una vera e propria voragine».

Cosa pensa degli altri due candidati a sindaco? Cosa pensa della lista del consigliere regionale Tony Di Gianvittorio e della lista di Giuseppe Corradetti che vede tra i candidati consiglieri il sindaco uscente Di Bonaventura, di cui lo stesso Di Gianvittorio è stato vicesindaco?

«Cosa devo pensare? Io penso che dopo questo excursus che abbiamo ricordato avrebbero fatto meglio a rimanere a casa. Al posto loro mi sarei fatto da parte soprattutto considerando come hanno lasciato Notaresco. La popolazione è diminuita drasticamente ma non è che lo dico io per attaccare, sono dati riscontrabili da chiunque anche su Wikipedia. Non so cosa pensano di poter fare ancora per questo territorio».

Cosa pensa di poter fare lei con la sua lista per la Notaresco 2023 - 2028?

«Semplicemente restituirle la dignità che merita. Prevedere spazi di coworking, puntare realmente sul lavoro, attrarre i lavoratori, restituire un degno utilizzo a Villa Clemente. Per il resto io non vorrei spendere troppe parole per parlare di me, a Notaresco sanno chi sono, mi conoscono. Sanno quali sono i miei pensieri anche grazie alla mia attività da consigliere di opposizione. Vorrei spendere invece un attimo per parlare della mia squadra perché in queste elezioni io non corro da solo. E posso affermare di avere una squadra eccezionale, composta da tanti ragazzi e ragazze che portano avanti il progetto con passione. Ma soprattutto sono in gamba, bravi, intelligenti e mi forniscono costantemente stimoli produttivi. La Notaresco che vedo insieme a loro è una comunità di confronto con tutti, con i cittadini in primis che possono finalmente avere indietro un territorio che ad oggi non è altro che un paesotto».

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