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ico title sx Amministrative Civitella, il sindaco Di Pietro: «Votatemi, io so cosa devo fare» ico title dx

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Il primo cittadino uscente Cristina Di Pietro si muove a passi decisi verso la corsa per la riconferma

È convinta della sua esperienza nella macchina amministrativa il sindaco uscente di Civitella del Tronto, Cristina Di Pietro, in corsa per il suo terzo mandato. Un’esperienza in comune che vanta dieci anni da primo cittadino e che ripercorre in maniera austera tutti gli obiettivi perseguiti e raggiunti dalla sua amministrazione.

Sindaco, cosa la porta a candidarsi per il terzo mandato?
«Sicuramente l’esperienza accumulata in questi anni, la conoscenza delle procedure non solo ordinarie ma anche quelle per la ricostruzione, per il PNRR. Credo che questo sia un valore aggiunto perché io metto la mia esperienza a disposizione della comunità».

A quali obiettivi punta il suo programma?
«Il mio programma presuppone intanto la continuità dell’azione amministrativa intrapresa. Ci sono opere che abbiamo realizzato e opere che abbiamo avviato ma che per eventi straordinari dobbiamo portare a termine. Sicuramente comunque puntiamo al completamento della ricostruzione pubblica che è già a buon punto, e a fornire un maggiore impulso per quella privata che è più lenta. Puntiamo poi sull’offerta turistica integrata; al rilancio della Fortezza attraverso un intervento che stiamo realizzando, del valore di circa 7 milioni di euro; puntiamo ai percorsi sentieristici che dalla montagna scendono sull’opera principale di Civitella. Sul versante dei servizi sociali, invece, abbiamo in animo di inaugurare un’aula multisensoriale nel nuovo polo scolastico di Civitella per ragazzi autistici e persone con disabilità, che sia fruibile anche in orario pomeridiano; poi un centro diurno per ragazzi disabili che varrà anche come centro di aggregazione per persone anziane. Investiremo sul tema viabilità sono in opera di programmazione una serie di interventi. Il PNRR è una grande scommessa e dobbiamo tenere in considerazione le linee che si prospettano per anticipare i tempi, così da essere pronti con la presentazione dei progetti appena escono i bandi».

Come traccerebbe il bilancio della sua amministrazione?
«Lo traccerei, sinceramente, in maniera positiva. Abbiamo ottenuto finanziamenti per due campi in erba sintetica, uno a Favale e uno a Villa Lempa. Abbiamo eseguito interventi sugli spogliatoi e sulle tribune. Ci sono criticità del territorio che monitoriamo costantemente, come il dissesto idrogeologico e le particolarità della zona di Borrano, per la quale abbiamo avuto giusto due giorni fa un incontro con il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, con cui abbiamo stabilito le azioni da intraprendere. Siamo tra i pochi comuni ad avere ottenuto fondi e portato avanti lavori per la ricostruzione pubblica delle scuole: la scuola primaria e secondaria, la palestra nuova per i ragazzi, a disposizione anche dell’intera comunità, l’asilo nido e la scuola a Villa Lempa. L’ampliamento del nido da 40 a 70 posti. Se non è stato possibile procedere con la ricostruzione abbiamo garantito l’adeguamento sismico di tutta l’edilizia scolastica. Siamo uno dei pochi comuni a chiedere fondi per i pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici e se occorre anche su suolo privato per abbassare il costo dell’energia. Abbiamo fatto tanto in un contesto non facile: c’è stato il terremoto, la frana di Ponzano, la pandemia».

E riguardo al suo avversario politico, proposto dal gruppo Uniti Per Civitella, Andrea Sbranchella? La sua amministrazione è stata accusata da loro di non favorire il confronto democratico.
«La democrazia per noi è un valore fondamentale e le accuse, a mio parere, sono fuori luogo. Il dialogo e il confronto nella comuntà si possono esprimere in tanti modi. In questi anni loro sono stati sempre in silenzio e ora si svegliano a tre mesi dalle elezioni. Vorrei solo ricordare che al fianco di un’amministrazione che ci ha messo sempre la faccia ci sono state tante associazioni del territorio, che hanno lavorato sempre in sinergia, proprio perché c’è stato un aperto dialogo. Io vorrei basarmi sui fatti e chiedere alla comunità di rinnovare per noi il consenso perché possiamo garantire un’azione consapevole per Civitella, un’azione concreta: noi già sappiamo quali sono le priorità, già sappiamo quali sono i fascicoli da aprire e da dove iniziare a lavorare. Noi sappiamo cosa fare».

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