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ico title sx Case Ater di via Balzarini, ascensore fuori servizio per un contenzioso ico title dx

Attualità
Cronaca

Da 12 giorni i residenti senza ascensore. L’Ater però non può anticipare somme

TERAMO - È per via di un contenzioso in atto che nelle case Ater di via Balzarini l’ascensore risulta rotto e quindi fuori servizio da ben 12 giorni e che nessuno si sia recato sul posto per un intervento di riparazione. Un contenzioso che richiede adempimenti da varie parti ma che presenta inevitabilmente un altro lato della medaglia: quello di quei residenti che, con difficoltà di deambulazione, hanno serie difficoltà a scendere per le scale. Il contenzioso in essere e che riguarda le somme necessarie per la riparazione, coinvolge in parte l’Ater, in parte l’Athena, la ditta propietaria degli impianti e in parte i residenti stessi che dovrebbero contribuire nelle quote loro spettanti in base ai millesimi. Impossibile a quanto pare per l’Ater procedere all’anticipazione delle somme necessarie per evitare di incorrere nel rischio di cagionare all’ente un danno patrimoniale. Situazione di immobilismo e stasi che fa perdurare tuttavia le difficoltà degli inquilini, soprattutto anziani e disabili che necessitano dell’ascensore perché difficile o impossibile per loro scendere normalmente per le scale.
Giusto poche settimane fa l’elevatore aveva subìto un intervento di riparazione a causa di un guasto che ne aveva determinato l’impossibilità all’utilizzo per 15 giorni.

Quello dell’ascensore è solo una delle annose questioni che affliggono gli immobili Ater di via Balzarini, strutture precedentemente destinate a essere impiegate nell’ambito sanitario, costituite da un’impiantistica altamente tecnologica e difficilmente utilizzabile per uso privato. Proprio a causa delle difficoltà, del malfunzionamento degli impianti in alcuni appartamenti, delle infiltrazioni che spesso hanno causato caduta di calcinacci e perdite d’acqua dal soffitto e dai muri, che alcuni degli inquilini chiedono ripetutamente di essere trasferiti in altre strutture Ater. Situazione anche questa di stasi, data dall’attesa perenne della relazione di alcuni periti, che dovrebbero verificare le problematiche richiamate dai residenti, per giustificare la richiesta di spostamento che successivamente l’Ater deve sottoporre al comune. Dopo mesi di annunci sull’arrivo della relazione tuttavia, al momento ancora nulla si prospetta in mano ai residenti nè all’Ater da parte dei tecnici incaricati.

E nell’attesa di ricevere l’ambito documento perdura l’altra situazione di stasi che riguarda l’ascensore. 
Tra i residenti, presenti anche persone disabili che segnalano la necessità di avere un intervento per potersi semplicemente spostare di casa. Dall’altra parte il presidente Maria Ceci manifesta di voler addivenire alla risoluzione del contenzioso ma senza creare situazioni che potrebbero esporre l’ente a quello che potrebbe essere un danno patrimoniale. 

Più di tutto alcuni degli inquilini continuano a sperare nella relazione che possa giustificare il loro trasferimento, trattandosi di persone che hanno perso la casa a causa del sisma e che chiedono un posto per loro migliore.

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