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ico title sx Amministrative Controguerra, Carletta corre da solo verso la riconferma per il terzo mandato ico title dx

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Per il primo cittadino attualmente in carica, è una gratifica non avere avversari politici

Una corsa senza avversari, più una passeggiata, quella del candidato a sindaco di Controguerra, Franco Carletta, unico in lizza per le amministrative del 14 e 15 maggio. Una consiliatura ben consolidata quella del primo cittadino uscente che vanta già due mandati ed è quindi in attesa di essere riconfermato per il terzo. Nessun altro schieramento politico al fronte, segno probabilmente di un operato ben riuscito e di come questa amministrazione si appresti a fornire da sola le risposte alle necessità della comunità. Sindaco, cosa la spinge a candidarsi di nuovo per un terzo mandato? «È una decisione maturata dal consiglio per garantire la continuità di un percorso fatto di concretezza, iniziato dieci anni fa. Tutto il consiglio mi ha chiesto di continuare e io ho ben accettato questa prospettiva perché credo che ciò che abbiamo costruito finora sia qualcosa di solido, che merita un giusto proseguimento». Come percepisce il fatto di essere l’unico candidato a sindaco del suo comune? È una manifestazione di disinteresse o un valore aggiunto per il giudizio del suo operato? «Essere l’unico candidato mi ha gratificato molto per un semplice motivo: nel corso di questi anni non si sono creati altri schieramenti, neanche gruppi di ascolto di altre possibili liste. Questo vuol dire che i nostri concittadini sono appagati, vuol dire che trovano in noi le giuste risposte. C’è da dire che nonostante gli ultimi anni s i a n o stat i duri, come per tutti, a causa soprattutto del Covid, noi abbiamo comunque portato a termine quasi tutto il nostro programma. Ma cosa più importante, nel corso della gestione della pandemia siamo stati vicini ai cittadini e probabilmente questo l’hanno percepito. È chiaro che non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo sempre continuare ad ascoltarli e a stare in mezzo a loro, perché aver fatto bene finora non significa che a prescindere si farà sempre bene se non si continua a mettere in ballo lo stesso impegno e la stessa passione». Su cosa si concentra il suo programma elettorale? È frutto di un percorso di crescita maturato nel corso di questi dieci anni? «È sicuramente frutto di un percorso di crescita che ha comunque sempre avuto l’obiettivo di stare al passo con i tempi e portare avanti lo sviluppo di Controguerra. Il nostro programma elettorale si basa su dieci punti che prendono tutto lo spaccato del nostro territorio. Gli aspetti fondamentali che ne hanno permesso l’ideazione sono la continuità e l’esperienza del fare: con me si sono ricandidati gli storici assessori Mauro Scarpantonio e Fabrizio Di Bonaventura. Sono i miei compagni di viaggio. Il punto principale condiviso da tutti noi è quello di portare avanti i lavori pubblici ma soprattutto trasmetterne la progettualità, la fattibilità e la realizzazione affinché non vengano percepite dalla comunità come opere astratte. Puntiamo poi sull’ecologia e l’ambiente che per il nostro territorio sono settori trainanti. Ricordiamo che Controguerra fa parte del direttivo nazionale delle Città Slow - l’organismo che raggruppa una serie di comuni che applicano i concetti dell’eco-gastronomia alla pratica del vivere quotidiano - ed è l’unica della provincia. Poi appunto il turismo che trova terreno fertile sul nostro territorio, pieno di particolarità: basta citare le 14 cantine e i 4 frantoi, le ciclovie che attraversano i vigneti. Abbiamo assistito al ritorno di strutture ricettive che, seppur piccole, hanno contribuito alla crescita del comune. Posso quindi dire che traccio positivamente il bilancio del mio mandato e continuerò anche per i prossimi cinque anni a favorire il bene e la crescita di Controguerra».