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ico title sx Amministrative Atri, il sindaco uscente Ferretti: «Voglio finire ciò che ho iniziato» ico title dx

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Sviluppo, crescita e primato sono i punti del programma del sindaco uscente che corre per il secondo mandato

È probabilmente la volontà di riscattarsi e concludere quello che è stato iniziato cinque anni fa, e che ha subìto più volte arresti a causa della pandemia e della crisi, a spingere il sindaco uscente di Atri, Piergiorgio Ferretti, a decidere di correre per il secondo mandato. E lo fa come dice lui stesso «parlando al plurale e non al singolare», evidenziando ciò che a suo dire distingue la sua coalizione e il suo programma da quelli dell’avversario Alfonso Prosperi. Cosa la spinge a correre per il secondo mandato? «La scelta di proporre la mia candidatura per il secondo mandato è stata condivisa da tutte le forze che mi sostengono, sia quelle civiche sia quelle del centro destra, ed è finalizzata a portare avanti un programma il cui valore, la cui importanza e la cui rilevanza, soprattutto per la città, si vedrà nei prossimi mesi. Nei primi 5 anni purtroppo a causa della pandemia e della crisi energetica abbiamo dovuto sospendere molte attività intraprese e quindi i nostri progetti vedranno la luce nei prossimi mesi perché dopo la crisi siamo tornati a lavorare a pieno ritmo come sono tornate a lavorare le aziende che ne fanno parte per la riqualificazione della città, per il rilancio e per l’implementazione dei servizi». Che bilancio traccia del suo mandato? «Il bilancio di questi primi 5 anni come ho ricordato è un bilancio in linea generale positivo. Certamente avremmo potuto fare di più, non ci siamo riusciti perché impediti dal farlo a causa della pandemia ma naturalmente la nostra attività di pianificazione e di progettazione non si è mai fermata. In tal senso voglio ringraziare tutte le persone che hanno lavorato al mio fianco, negli uffici, nelle associazioni, nelle frazioni e comunque in tutti i luoghi del nostro esteso territorio di ben 92 chilometri. Hanno sostenuto, incoraggiato e soprattutto rafforzato la nostra attività. Quindi parlo di progettualità ma anche di idee per il rilancio della nostra città che rientra nel programma per i prossimi 5 anni. Questa è la ragione per la quale ho accettato la candidatura». Quali sono i punti focali del suo programma elettorale? Costituiscono una giusta continuità del programma precedente o lo stravolgono? «I punti principali del nostro pro - gramma sono essenzialmente tre: sviluppo, crescita e primato. Uno sviluppo organico e armonico che vedrà coinvolto tutto il territorio senza alcuna esclusione di frazioni, quartieri o altro. Atri è una città unica, un territorio unico e nessuno sarà escluso. Nel nostro programma, perché noi parliamo di programma mentre gli altri parlano di proteste, è contemplato l’azione, l’intervento, l’attenzione verso le persone, le fasce deboli, gli studenti i disoccupati. Noi vogliamo fare del nostro programma la ragione dei prossimi 5 anni. Questi sono i punti focali. Una crescita non può prescindere dallo sviluppo. Uno sviluppo non può prescindere dal primato che è legato al sapere, alla conoscenza. Noi abbiamo orgogliosamente una comunità scolastica di 1800 giovani che quotidianamente raggiungono le nostre scuole. Il nostro è un polo scolastico fondamentale ed importante. Atri è la culla del sapere per tanti giovani ma non basta. Accanto al sapere metteremo il lavoro. Perché dopo la scuola ci sarà opportunità di lavoro grazie ai fondi del PNRR e grazie alla progettualità condivisa che si basa sulla crescita digitale e sullo sviluppo armonico e naturalmente sull’implementazione della promozione del nostro territorio». In cosa si differenzia il programma da quello dell’altro candidato a sindaco Alfonso Prosperi? «La differenza tra noi e Prosperi è soprattutto in quello che diciamo, in quello che facciamo, in quello che proponiamo e presentiamo. La differenza tra noi e Prosperi è sostanzialmente in quello che noi abbiamo fatto, perché noi comunque abbiamo un passato di cui siamo orgogliosi. La differenza tra noi e Prosperi è la sua squadra che non fa altro che provocare, criticare senza alcuna proposta. La differenza tra noi e altri è che noi abbiamo i migliori candidati all’interno della nostra squadra, perché rappresentano un territorio, una frazione, una comunità anche la più piccola ma comunque danno voce a una intera comunità. Noi siamo diversi perché abbiamo nel nostro cuore una grande idea di Atri. Noi siamo diversi perché non parliamo al singolare ma vogliamo una comunità che ami nell’insieme questa città. Quindi Noi con Voi per Atri significa proprio questo, che il nostro progetto è di una intera comunità senza alcuna distinzione, perché chi fa il Sindaco non può essere di parte ma di tutti».

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