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ico title sx Amministrative Castilenti, Giovanni Vanni sfida il sindaco veterano ico title dx

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Il candidato vede una Castilenti che necessita di un rilancio: «Da dieci anni fa ad oggi non è cambiato molto»

Non ha particolari ambizioni politiche Giovanni Vanni, candidato a sindaco per il comune di Castilenti, se non quelle di mettere le sue competenze personali e professionali al servizio della sua comunità. Già candidato in passato come consigliere, ha deciso oggi di mettersi in gioco «perché penso di avere caratteristiche utili a Castilenti. Lavoro in banca e ho una buona conoscenza degli aspetti economici e finanziari. Inoltre studio marketing e organizzazione di impresa, altra cosa utile per garantire lo sviluppo e la promozione delle attività». 
Quali sono i punti del suo programma elettorale?

«I punti sono chiari: trasparenza, miglioramento dei servizi, rilancio delle attività economiche, sociali e culturali, opere pubbliche e ambiente. Questi punti specifici partono da un obiettivo generale, quello di riavvicinare i cittadini alla politica perché, da quello che posso vedere, e devo dire in parte anche per il covid, non c’è stato modo per loro di partecipare alla vita amministrativa. 

Voglio dare loro la possibilità di sentirsi parte del nostro operato, partendo dalla pubblicità delle sedute consiliari da garantire attraverso lo streaming, così da poter vedere con i loro occhi come si fa la politica. Pariamo poi delle attività economiche che sono inesistenti; come è inesistente la squadra di calcio,  la banda musicale, non ci sono circoli giovanili. Ci sono tante attività che dobbiamo rilanciare ed è fondamentale per garantire la ripresa del centro cittadino». 

Come valuta il mandato degli ultimi dieci anni del sindaco uscente Giuliani? 

«Se guardo Castilenti dieci anni fa e Castilenti oggi, io non vedo grossi cambiamenti. Certo, ripeto che c’è stato anche il covid e ci ha messo letteralmente in ginocchio, però a mio avviso qualcosa in più si poteva fare. Una critica che mi viene in mente è quella di non essere riuscito a stabilire una seria interlocuzione con altri enti. Basti pensare ad esempio a quando il Presidente Marsilio è venuto in visita in Val Fino: ha visitato tutti i comuni della vallata tranne Castilenti. Poi mi viene in mente la viabilità ordinaria che è totalmente trascurata. Il sindaco ha utilizzato anche alcuni fondi del Masterplan per alcune vie ma si è fatto poco o niente». 

Il sindaco nella sua intervista ha riferito però di alcuni aspetti positivi del suo mandato, come ad esempio l’ampliamento del servizio elettrico e della fibra. 

«Sì, sono certamente tutte cose ottime ma se si viene a Castilenti tutto ciò che si vede è un paese morto. Sa qual è il solito stornello? ‘Castilenti è finito’»
Se dovesse essere lei il nuovo sindaco come vedrebbe Castilenti da qui al 2028?

«Mi augurerei di vedere più ottimiscmo, una ripresa dal punto di vista economico, turistico e dell’attrattività. Castilenti ha perso 200 persone, negli ultimi anni. È necessario un vero e proprio rilancio della comunità».

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