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ico title sx Automotive Teramo, i sindacati a Marsilio: «Che venga qui a vedere la situazione» ico title dx

Attualità
Lavoro

Per i sindacati la situazione automotive in Abruzzo è preoccupante

Rispedite al mittente dai sindacati le dichiarazioni del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, che parlando del settore automotive ha alluso a presunti «avvoltoi» che, animando l’allarmismo, annuncerebbero la fine del settore in Abruzzo, la dislocazione delle commesse e la desertificazione. Per Marsilio infatti il settore non è affatto in crisi, come evidenzia l’indagine indipendente dell’Osservatorio automotive, che porta numeri come 6 miliardi di fatturato e 13mila dipendenti, rappresentandolo come uno dei più importanti in Abruzzo. Situazione totalmente diversa è quella descritta invece dai sindacati che partecipano alle battaglie al fianco dei lavoratori, basti pensare da ultimo al caso della Purem di Castellalto.  «È chiaro che parlando di avvoltoi Marsilio si riferisce a noi, ai sindacati. - ha dichiarato Natascia Innamorati segretaria generale FIOM CGIL di Teramo - Dopo l’indagine condotta dall’osservatorio automotive Abruzzo Marsilio dice di essere ottimista e di non dare retta agli avvoltoi. Rispediamo al mittente tutte le illazioni. La nostra provincia è fortemente legata al settore ma abbiamo un grande problema, non lo diciamo da oggi ma da tempo. La Purem sta delocalizzando un prodotto che quindi non produrrà più in provincia. Non è vero che le aziende stanno investendo, o meglio lo stanno facendo fuori e non qui. Abbiamo 3500 addetti senza contare quelli delle forniture di materie prime: con la dislocazione dei prodotti e gli investimenti fatti fuori dalla provincia si può andare incontro a un importante problema sociale. Dobbiamo trovare soluzioni per far sì che gli investimenti siano sul nostro territorio».
«Marsilio farebbe meglio a specificare a quali avvoltoi si riferisce per non fare di tutta l’erba un fascio.  - dichiara Marco Boccanera, segretario provinciale FIM CISL - Per quanto riguarda la situazione automotive in provincia, possiamo parlare di piano industriale e investimenti ma equivarrebbe parlare sempre delle stesse cose. Noi vogliamo sapere  cosa vogliono fare per la perdita dei posti lavoro. Siamo contenti che nel chietino vada tutto bene ma qui parliamo di una dispersione totale per la quale nessuno fa qualcosa. Confindustria non batte un colpo, eppure seduti ai tavoli ci sono anche loro, c’è la Regione con tutti i suoi consiglieri e assessori che non muovono un dito. La politica sia locale che regionale deve svegliarsi. Nella valle del tubo c’è il serio rischio che le commesse vengano dirottate nel chietino. Noi sicuramente faremo la marcia del tubo, come avevamo annunciato, per tutti quei lavoratori che rischiano di perdere i posti di lavoro, e la faremo nella prima decade di maggio. Inviteremo anche Marsilio perché deve rendersi conto con i suoi occhi qual è la situazione nella valle del tubo». 
Nel frattempo il 4 maggio si terrà il tavolo tecnico con i vertici della Purem per comprendere le volontà dell’azienda. Come specificato dalle sigle sindacali «sono state inviate loro una serie di domande specifiche, a cui ci aspettiamo risposte specifiche».

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