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ico title sx Elezioni Alba Adriatica, il candidato Marconi: «Punto all'ascolto dei cittadini» ico title dx

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Il candidato ha ben chiaro il suo programma tra sicurezza, trasparenza, confronto con i cittadini e riqualificazione

Scende in campo contro la consiliatura veterana del sindaco uscente Antonietta Casciotti, Massimo Marconi, ex maresciallo della polizia locale che partecipa alla corsa a due puntando su alcuni obiettivi imprescindibili per il suo programma: trasparenza, ascolto della cittadinanza, sicurezza del territorio, riqualificazione. Cosa la spinge a candidarsi e a voler intraprendere la carriera politica?
«Per quarant’anni ho fatto un lavoro particolare nella polizia locale che mi ha portato inevitabilmente al contatto con i cittadini e con i reali problemi della gente. Ho acquisito quindi esperienza nel relazionarmi e nell’ascoltare le persone. In quella posizione oltre che nel ruolo di cittadino potevo solo segnalare problematiche, non avevo la possibilità di risolverle concretamente. Ora vorrei fare qualcosa invece per agire e per mettere mano a situazioni rimaste al momento irrisolte».
Quali sono i punti principali del suo programma e in cosa pensa che il suo mandato possa differenziarsi da quello del sindaco uscente?
«Io vorrei puntare soprattutto all’ascolto, cosa che secondo me è mancata. Vedo una città triste, in decadenza, inascoltata. Se non c’è ascolto non c’è partecipazione dei cittadini nelle scelte principali, come ad esempio sul turismo, nei progetti importanti in cui invece si pensa di aver investito come la realizzazione del lungomare Marconi. Tanti non conoscono in realtà il progetto proprio perché non c’è stato un confronto. Il mio programma parte quindi da questo, dall’ascolto, per poi arrivare a dei punti fermi come l’istituzione dei comitati di quartiere, la trasparenza, la partecipazione attiva dei cittadini, l’istituzione della consulta dei giovani e del turismo, di un ente per il turismo che si occupi di promozione del settore. Vorrei investire tanto sulla sicurezza: ho in mente di attivare un consorzio in collaborazione con i comuni limitrofi che si occupi di polizia locale, polizia stradale e grazie al quale si può pensare a turni di lavoro oltre le 20, per intenderci il turno serale, anche nella stagione invernale, almeno nei fine settimana. Punto alla sicurezza attraverso il controllo con targa system, per monitorare l’ingresso e l’uscita dai punti principali del comune. Punto poi alla trasparenza, garantendo una partecipazione attiva della cittadinanza attraverso l’attivazione del servizio di diretta streaming del consiglio comunale.
C’è un problema che affligge il comune da anni, quello dell’erosione. È una questione di natura regionale ma il danno insiste poi sugli operatori che vivono e lavorano nel comune. «Quello dell’erosione è un problema che ci mette in ginocchio. Se dovessi ricoprire la carica di sindaco metterei in atto una collaborazione frequente e costante con la Regione che di fatto è l’ente demandato. Faremmo pressione per ottenere le scogliere parallele al lungomare poiché sono quelle l’opera necessaria per garantire il contrasto negli anni futuri. Finché non interviene la Regione il comune non può fare molto. Quello che forse si può fare, che a mio avviso è mancato, è essere più stringenti sulla comunicazione con la l’ente.
C’è un obiettivo in particolare che sperate di raggiungere?
«Abbiamo un sogno che ci auguriamo diventi realtà: inizieremo con un lavoro di riqualificazione che parte dalla stazione ferroviaria, passando su viale Vittoria e arrivando al primo tratto del lungomare, dove vogliamo creare un grande centro di riqualificazione a livello commerciale. Puntiamo poi a riqualificare la pineta che è stata particolarmente oggetto di critiche ma noi ci attiveremo affinché nessun albero venga toccato».

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