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ico title sx Banca Popolare di Bari in sciopero: i lavoratori chiedono un piano industriale e diverse condizioni economiche ico title dx

Attualità
Lavoro

Quasi l'80% dei lavoratori ha aderito allo sciopero

Uno sciopero che sa di storia e che torna indietro nel tempo. I dipendenti della Banca Popolare di Bari che per noi del territorio teramano sono e saranno sempre identificabili con lo storico marchio Tercas hanno aderito quasi all’80% alla rivendicazione sull’assenza di una minima apertura aziendale dopo i tanti sacrifici fatti dal personale. Inutile ricordare la solidarietà difensiva con la riduzione del 7% del salario; la rinuncia da parte dell’azienda della quota previdenziale; dei 460 dipendenti andati in pensione per un piano che ne prevede 600. Inutile ricordare l’illusione di poter diventare la banca del Mezzogiorno. Inutile fare tutte queste citazioni per spiegare da che parte esiste e permane il sacrificio. Uno sciopero che sa di voglia, di desiderio, di passione per il proprio lavoro. I dipendenti Tercas sono sempre stati per il senso di appartenenza una parte importante ed essenziale. I sindacati a firma Fabi, First Cisl, Cgil Fisac, Uilca, Unisin, nonostante le note problematiche e difficolta’ della Banca Popolare di Bari ricordano l’accordo stipulato nel giugno 2020 che prevede pesanti ripercussioni economiche e finanziarie per i lavoratori della Popolare, l’accordo sarebbe dovuto essere propedeutico ad un progressivo “risanamento” delle condizioni aziendali, ma a causa di un comportamento quantomeno distratto da parte aziendale e alla luce delle mutate condizioni economiche generali (guerra, caro vita, inflazione, aumento dei tassi) non e’ piu’ attuale e necessita di una importante rimodulazione. Le sigle sindacali della Banca Popolare di Bari hanno chiesto ripetutamente alla capogruppo di dare risposte concrete ed energiche sui seguenti punti fondamentali ed inderogabili. I punti sono stati ripetuti e strillati in questa simbolica giornata di sciopero e di protesta.

1) chiaro piano industriale

2) corrette relazioni industriali;

3) organizzazione aziendale rafforzamento del personale per carenza delle risorse dovuta alle uscite previste dal predetto accordo del 2020, quindi eventuali nuove assunzioni con conseguente benefici occupazionali, superamento di alcuni istituti dell’accordo medesimo, percorsi formativi adeguati, potenziamento delle strutture informatiche e tecnologiche, migliore vivibilita’ degli ambienti e dei locali fruiti dal personale della banca

4) armonizazione e uniformita’ delle condizioni economiche di tutto il personale della struttura bancaria (rimodulazione della solidarieta’, difensiva erogata dai dipendenti). I vertici della Banca Popolare di Bari non hanno commentato la giornata di rivendicazione ma senza una interlocuzione diretta, la protesta potrebbe alzare i toni e il sentimento generale.