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ico title sx Teramo, siglato il protocollo d’intesa per il rafforzamento della sicurezza sui luoghi di lavoro ico title dx

Il protocollo prevede la costituzione di un Osservatorio provinciale sicurezza sul lavoro

In seguito al terribile incidente sul lavoro che ha visto la tragica morte di Ibrahima Dramè, un operaio 25enne a lavoro su un'impalcatura della chiesa di Sant'Agostino che è precipitato da dieci metri, a Teramo, è stato siglato il protocollo d'intesa per il rafforzamento della sicurezza sui luoghi di lavoro nella provincia di Teramo. Hanno sottoscritto il documento la Prefettura di Teramo; Regione Abruzzo; Provincia di Teramo; Comune di Teramo; Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Gran Sasso d’Italia; ARTA ABRUZZO – Distretto di Teramo; Ufficio Scolastico Territoriale di Teramo; Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Teramo; Ispettorato Territoriale del Lavoro di Teramo; INAIL di Teramo; INPS di Teramo; ASL Teramo; CGIL; CISL; UIL; UGL; ANMIL; Confindustria; Confcommercio; Confartigianato; Confesercenti; ANCE;
CNA; Confapi; Coldiretti; CIA; Confagricoltura. Il protocollo prevede la costituzione presso la Prefettura di Teramo dell’Osservatorio Provinciale Sicurezza sul Lavoro, presieduto dal Prefetto o da un suo delegato, con la partecipazione dei soggetti sottoscrittori del presente atto, nonché di tutti gli altri soggetti pubblici e privati coinvolti, a diverso titolo, nella tematica trattata.
L’Osservatorio:
a) monitora, condividendone i dati con il Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il fenomeno degli infortuni nei settori più a rischio, attraverso la raccolta continua delle segnalazioni degli infortuni, l’analisi delle cause che li determinano ed i dati che gli enti sottoscrittori si impegnano sin da subito a mettere ampiamente a disposizione, e redige appositi studi e report, analizzando i profili di rischio e gli indici infortunistici di settore, in particolare sulla scorta dei dati resi disponibili dall’INAIL e delle analisi svolte al riguardo dal Comitato consultivo provinciale del medesimo Istituto, istituito ai sensi della legge 1712/1962;
B)nel rispetto delle competenze normativamente sancite, svolge le proprie attività in diretta collaborazione con il Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, per il tramite del delegato regionale all’uopo nominato dal quale vengono recepite le strategie di intervento nonché i programmi da attuare;
c) propone strategie di intervento in materia di prevenzione individuando forme organizzative e gestionali nei settori a maggior rischio più adatte all’attuazione degli interventi di prevenzione degli incidenti; coordinandosi con le attività in agenda del predetto Comitato Regionale;
d) tiene conto delle iniziative di prevenzione previste nei programmi predefiniti denominati “Piano mirato di prevenzione” e “Prevenzione in edilizia e agricoltura” indicati dal Piano Regionale della Prevenzione 2022-2025;
e) cura lo sviluppo dei rapporti tra i diversi soggetti (istituzionali e non) nonché le forme di collaborazione ritenute più idonee;
f) propone l’integrazione del Protocollo con altri soggetti aderenti;
g) monitora e promuove l’attuazione, da parte dei soggetti coinvolti, degli interventi di prevenzione realizzati e la relativa qualità, favorendo la creazione delle “buone
pratiche” e la successiva condivisione a livello territoriale e nazionale;
h) a seguito dell’attività di monitoraggio svolta, propone ed applica le eventuali modifiche e/o integrazioni del presente Protocollo ritenute necessarie e dunque
sottoposte all’iter di approvazione delle stesse.
L’Osservatorio si riunisce con cadenza almeno bimestrale, su convocazione della Prefettura che avrà cura di definire l’ordine del giorno sulla base delle priorità e risultanze emerse nel corso dei lavori svolti dallo stesso. Le Parti concordano sulla necessità di potenziare l’attività di formazione dedicata a tutti gli attori del mondo del lavoro operanti nei settori maggiormente interessati dal fenomeno infortunistico. A tal fine, anche in collaborazione con gli Enti bilaterali costituiti dalle Associazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative a livello nazionale, si impegnano a sviluppare e promuovere mirate iniziative di formazione ed informazione rivolte ai lavoratori ed ai datori di lavoro in ordine ai rischi professionali presenti nei rispettivi ambiti di attività, finalizzate ad accrescere la pratica della sicurezza ed a organizzare periodiche campagne di sensibilizzazione/convegni sul tema, anche in occasione della Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro istituita con DPCM del 1998 e celebrata nella seconda domenica di ottobre.
Analoghi percorsi formativi saranno realizzati a beneficio degli studenti delle scuole superiori del territorio, anche nell’ambito dei progetti di alternanza scuola-lavoro, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Territoriale.
Le Associazioni datoriali assicureranno piena collaborazione, mettendo a disposizione le competenze specialistiche necessarie a facilitare l’interazione soprattutto con le piccole e medie imprese, promuovendo presso i propri iscritti l’implementazione e il continuo aggiornamento dei “sistemi di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori” sulla base delle linee guida INAIL, anche attraverso adeguate forme di sostegno informativo (tramite appositi sportelli) e finanziario. In particolare, verranno promosse attività quali check-list sulle valutazioni dei rischi, predisposizione di Linee guida e Vademecum, scambio di buone pratiche, erogazione di formazione specifica su procedure e comportamenti.
Le Organizzazioni Sindacali si impegnano a realizzare percorsi di formazione e di valorizzazione delle figure dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e dei Preposti, assicurando un ruolo propositivo ed una incisiva funzione di controllo interno ai sistemi aziendali in materia di sicurezza, così da promuovere una sempre maggiore sensibilità dei lavoratori ai temi della sicurezza e della prevenzione dei rischi di infortuni sul lavoro. Le risultanze delle attività formative e gli strumenti operativi messi a punto saranno resi noti alla Prefettura con report periodici in seno all’Osservatorio Provinciale, nel cui ambito sarà valutata l’istituzione di una banca dati della formazione e dei formatori, al fine di mettere a sistema le esperienze formative e le competenze acquisite.

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