Svoltasi all'hotel Sporting nella città teramana
Si è tenuta alle ore 12:30 presso l’hotel Sporting di Teramo la conferenza riassuntiva in seguito alla visita delle Istituzioni avvenuta alle 9:00 al carcere di Castrogno.
In memoria di Marco Pannella che istituì le “Festività in carcere”, questa mattina in nome della “Pasquetta in carcere”, Luciano D’Alfonso (deputato del PD), Pancrazio Cordone (segretario della Camera del Lavoro – Cgil Teramo), Tommaso Navarra (presidente del Parco Gran Sasso – Laga), Gabriella Antonacci (insegnante e mediatrice culturale), Stefania D’Addario (Avvocato), Jacopo Di Michele (studente universitario di legge presso UniTe) e Ariberto Grifoni (consigliere generale del Partito Radicale), hanno fatto visita nella casa circondariale teramana ai detenuti, detenute e alla struttura nella sua globalità per stilare un resoconto su quali siano le criticità che questa realtà vive.
Il primo a prendere la parola nella successiva conferenza è stato Grifoni, il quale ha denunciato in primis il sovraffollamento carcerario. Infatti la struttura, che mette a disposizione 255 posti ad oggi vede la presenza di ben 395 persone rinchiuse.
“Un problema ulteriore – continua Grifoni – è la presenza di ben 114 detenuti stranieri a cui, però, si contrappone la totale assenza di mediatori linguistici e che complica e stressa ancora di più una gestione interna che vede il numero di personale carcerario del tutto insufficiente per poter controllare nel migliore dei modi la quotidianità nella struttura”.
“Numero irrisorio anche a livello sanitario dove oltre a poter contare su un solo medico e due infermiere, manca anche un’organizzazione per quei soggetti con disturbi psichiatrici che invece di essere curati nelle apposite strutture sanitarie, vedi le REMS, sono costretti a dover essere dietro le sbarre senza poter ricevere un aiuto adeguato alle loro necessità”, conclude Ariberto Grifoni.
La parola poi è stata passata a Gabriella Antonacci, neo iscritta al Partito Radicale, la quale si è fatta portavoce e autrice di una encomiabile iniziativa. L’insegnante è infatti riuscita a raccogliere e portare a Castrogno ben 300 volumi tra libri e materiale didattico, che hanno rimpinguato soprattutto la biblioteca femminile.
L’attenzione è andata poi all’Avv. Tommaso Navarra che ha fatto notare come la struttura sia ormai stata eretta da oltre 50 anni e manutentata non nel migliore dei modi e soprattutto, oltre alle condizioni sanitarie precarie, ribadite anche al tavolo della conferenza dall’Avv. Stefania D’Addario, ai detenuti manca all’interno del bagno sia il bidet che l’acqua calda.
Lo studente di giurisprudenza Jacopo Di Michele, ha concluso gli interventi, sull’onda degli altri invitati, ricordando come sia importante pensare anche al futuro di queste persone, una volta espiata la propria pena, affinchè possano ricostruirsi una vita sociale appagante.
A conclusione della mattina, sono intervenuti i tre candidati sindaci di Teramo che si sfideranno alle elezioni di maggio.
Carlo Antonetti che ha voluto sottolineare come la situazione di Castrogno sia “difficile e che deve essere risolta dalle amministrazioni competenti e non appoggiarsi a realtà di volontariato”.
Maria Cristina Marroni, la quale ha invitato gli altri due candidati a impegnarsi tutti e tre insieme “per spendere meno in questa campagna elettorale e investire questi risparmi per le necessità primarie del carcere.
Infine il sindaco uscente Gianguido D’Alberto che ha ricordato “l’importanza di inserire nella casa circondariale teramana anche la figura dello psicologo così da poter aiutare i detenuti a sopportare meglio la condizione di reclusione”.
Daniele Piersanti
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