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ico title sx Quarto lotto Teramo Mare. Si costituisce il comitato Terralieta Val Tordino contro gli espropri dell'Anas ico title dx

Domani in consiglio comunale a Roseto il comitato chiederà l'appoggio del sindaco Nugnes

Dopo la comunicazione dell’avvio da parte di Anas della procedura propedeutica agli espropri dei terreni a Sud del fiume Tordino che, secondo quanto previsto dal progetto iniziale, saranno occupati per realizzare il quarto lotto della Teramo-Mare, si è costituito il comitato ‘Terralieta val Tordino’, composto da numerosi cittadini, proprietari dei terreni coinvolti. Il comitato, di cui sono stati nominati presidente Daniela De Angelis e consiglieri Salvatore D’Ascenzo e Floriano D’Andrea Ricchi, “ha come obiettivo la tutela di una delle zone più belle della costa teramana e di coloro che la abitano”, si legge nella nota. Sono 4 i comuni coinvolti dal progetto: Roseto degli Abruzzi, Mosciano Sant’Angelo, Giulianova e Notaresco e tutti si erano già riuniti a dicembre nel tentativo di scongiurare  un effetto eccessivamente invasivo del nuovo lotto. “L’area che costeggia il fiume Tordino è, infatti, un territorio a forte vocazione agricola e imprenditoriale, fonte di sussistenza e lavoro per tante famiglie, oltre che scenario meraviglioso per la sua flora e per i tanti animali che lo abitano. Si tratta di un piccolo paradiso, zona di transito di uccelli migratori, in cui si trovano molte aziende agricole e attività che verranno spazzate via dalla costruzione dell’ultimo lotto della superstrada”, si legge ancora nella nota. È del 14 marzo la lista degli espropri previsti per la realizzazione della superstrada, pubblicata da Anas nonostante le molte richieste avanzate dai cittadini e dalle istituzioni in merito a una modifica del tracciato, che corrisponderebbe a uno spostamento del progetto per salvaguardare i territori. «Entro 30 giorni dobbiamo produrre delle osservazioni che insistano nuovamente sulla necessità di modificare il tracciato e salvaguardare un territorio così bello destinato a morire - ha dichiaro la presidente De Angelis - La società Anas sembra comunque intenzionata a procedere senza ascoltare chi quel territorio lo vive. Lì c’è il mio agriturismo, l’ho costruito io con tanta fatica per 22 anni; c’è un centro cinofilo; c’è un campo volo; ci sono agricoltori che lì hanno le serre. Tutto questo sarebbe devastato. È stato difficile inoltre costituire un comitato perché molti vivono isolati, molti vivono fuori zona, molti non sapevano neanche dell’esproprio perché non arriva più la raccomandata. Immaginate quindi persone anziane che quando sono state contattate per vedere il da farsi neppure erano a conoscenza della situazione». Ciò su cui punta soprattutto il comitato è la richiesta di mantenere il vecchio tracciato, più a margine rispetto al nuovo progetto. Nella giornata di domani il comitato si incontrerà in consiglio comunale a Roseto degli Abruzzi con l’amministrazione guidata dal sindaco Nugnes per chiedere l’appoggio in questa battaglia. Appoggio che dovrebbe essere scontato considerato il rammarico per la decisione incondizionata di Anas di andare avanti senza sedere a un tavolo di confronto, manifestato di recente proprio dalla giunta Nugnes. Alla luce delle sollecitazioni dei cittadini, lo scorso ottobre, la giunta Nugnes aveva infatti deciso di predisporre un’apposita osservazione a Anas, con indicazioni per rendere meno impattante il progetto iniziale. Tra le richieste arrivate dal territorio e fatte proprie dall’amministrazione comunale c’erano in particolare: la messa in sicurezza dell’argine del Tordino, con la realizzazione di nuovi ed efficaci sistemi di difesa idraulica, il rispetto delle previsioni del Prg riguardo al tracciato dell’arteria viaria e la tutela delle attività che insistono in zona con il risparmio del suolo agricolo.  “Molte sono le associazioni ambientaliste e molti i cittadini che, unitamente al comune, si stanno muovendo con azioni legali e civili per fermare questo scempio - continua la nota - In pochi giorni la petizione lanciata su change.org dal comitato ha raggiunto quasi le 500 firme, molte delle quali provenienti da altre regioni d’Italia, e molte ancora saranno le iniziative del Comitato pronto a dare battaglia in tutte le sedi si riterranno necessarie per vincere quella che è, comunque, una lotta difficile”, si conclude la nota.

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