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ico title sx Poliambulatorio di Cellino Attanasio, la Cardinali annuncia la volontà di realizzarlo ico title dx

Risale a qualche settimana fa la nota di Pepe in cui accusava la regione di ritardo: doveva essere pronto a febbraio

Sono trascorsi 4 anni dall’ultimazione della struttura ASL di via Taraschi di Cellino Attanasio, destinata a diventare poliambulatorio cittadino. Nei giorni scorsi il consigliere regionale, Simona Cardinali ha effettuato un sopralluogo insieme ai consiglieri comunali della Lega di Cellino Attanasio, Massimo Ranalli e Manfredo Cori, e ha annunciato «L’assoluta volontà da parte dell’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì di tradurre in realtà il progetto». Quello del poliambulatorio cittadino è un servizio atteso da tempo dai cittadini e dalle istituzioni locali, posto al centro di numerose sollecitazioni anche da parte dei consiglieri regionali di opposizione. «Sono diversi mesi che seguiamo questo delicato dossier per questo puntiamo molto nella sanità di prossimità e vogliamo realizzare qui ciò che abbiamo già avviato a Castel Castagna: un servizio efficiente che mette al centro i pazienti specie in un’area soggetta al fenomeno dello spopolamento.Questo servizio – sottolinea la Cardinali – ha una duplice funzione, sia quella di garantire servizi efficienti che quella di migliorare una rete di assistenza sanitaria territoriale vicina al cittadino. Questa è la dimostrazione che le istituzioni regionali ascoltano i territori e danno risposte concrete». Volontà positive dunque vengono manifestate ma resta il fatto che l’apertura e la messa in funzione, non la volontà di realizzare il progetto, erano stati annunciati per il mese di febbraio.  Lo stesso consigliere Dino Pepe giusto nei primi giorni di febbraio aveva rimarcato il ritardo, sollecitando la regione a non dimenticarsi delle aree interne e a porre fine, positivamente, a un dialogo aperto da tempo immemore. L’apertura del poliambulatorio nella struttura Asl, senza alcun dubbio, riuscirebbe a garantire servizi efficienti ed aggiuntivi come ad esempio, la possibilità, con personale infermieristico, di effettuare prelievi ematici oltre che l’istituzione di moderni ambulatori dedicati alla pediatria di base e ai medici di medicina generale, a questo andrebbe ad aggiungersi l’attivazione dell’aggregazione funzionale territoriale. Come è avvenuto per il punto di erogazione di Castel Castagna, che  è il primo dei nove punti di erogazione in programma in provincia di Teramo.

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