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ico title sx Sul caso Purem di Castellalto interviene il presidente della provincia D'Angelo: «Serve un tavolo subito» ico title dx

Preoccupazione per le 70 famiglie a rischio

La crisi del settore automotive sul nostro territorio non passa inosservata. Da ultimo il caso della Purem di Castellalto desta non poche preoccupazioni. Si tratta dello stabilimento di Villa Zaccheo della multinazionale Eberspaecher, azienda che  ha deciso di spostare un’importante commessa dallo stabilimento italiano a quello della Romania. Raccogliendo le motivate preoccupazioni delle famiglie e delle organizzazioni sociali e sindacali, il Presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, convocherà al più presto un tavolo sulla crisi del settore dell’automotive, che tocca da vicino e con scenari potenzialmente preoccupanti anche il nostro territorio. «Il caso della Purem di Castellalto, azienda fornitrice delle più importanti case automobilistiche, Stellantis in primis, che grazie alla professionalità e alla dedizione dei settanta dipendenti ha raggiunto considerevoli risultati, sia in termini di fatturato sia in termini di soddisfazioni della clientela, ma che adesso, in virtù di una inaccettabile scelta di delocalizzazione, che sposterebbe all’estero due linee di produzione, rischia di vedere compromesso il proprio futuro, con gravissimo pregiudizio anche per il mantenimento dei posti di lavoro - ha dichiarato il presidente D’Angelo - Già in passato, la nostra provincia ha assistito al sacrificio di solide e floride realtà industriali, penalizzate da scelte di delocalizzazione all’estero solo in nome del maggior profitto. Nella certezza che il valore sociale del lavoro e il rispetto della dignità dei lavoratori non possano essere subordinate alle logiche dei numeri, la Provincia si farà promotrice di un confronto, il più ampio possibile, che veda la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, nella ricerca della migliore soluzione per la garanzia del mantenimento dei posti di lavoro e delle realtà industriali», ha concluso il presidente D’Angelo.

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