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ico title sx Un'alunna con l'apparecchio necessita di lavarsi i denti dopo la mensa scolastica: la preside lo vieta ico title dx

Attualità
Cronaca

Il problema sembrerebbe la carenza di personale che possa sorvegliare l'alunna durante la pratica igienica

Succede all’Istituto Comprensivo Statale D’Alessandro Risorgimento, dove la Dirigente scolastica, la Professoressa Lora Anna Maria D’Antona Catacuzzena, nega l’autorizzazione a un’alunna che porta un apparecchio ortodontico a lavarsi i denti dopo la mensa del pranzo. È la madre della bambina a segnalare quello che ritiene «un fatto inaccettabile e fuori da ogni logica». La bambina da qualche tempo ha avuto necessità, come capita a molti altri coetanei, di dover indossare l’apparecchio ortodontico e ha ricevuto raccomandazione dall’odontoiatra di lavare spesso i denti, poiché il cibo che mastica durante i pasti potrebbe insediarsi nell’apparecchio e, se non rimosso, causare infezioni. È per questo che la mamma ha tentato di contattare più volte la Preside, al fine di ottenere l’autorizzazione. «Richiesta tra l’altro che ho dovuto inviare alla fine per email dopo una settimana e un giorno di tentativi di contatto con la Preside. – ha spiegato la mamma – Mi hanno sempre detto che non era disponibile. Mia figlia segue a tempo pieno ed esce alle 16:30, quindi ha necessità di provvedere al lavaggio. Eppure, nonostante ciò, nonostante io abbia presentato il certificato dell’odontoiatra, nonostante io abbia dichiarato l’esonero di responsabilità dell’istituto da qualunque fatto possa accadere durante il lavaggio dei denti, pratica che inoltre mia figlia svolge quotidianamente e in autonomia, mi è arrivata una risposta alla mail in cui “non si autorizza il lavaggio dei denti dell’alunna dopo aver mangiato alla mensa scolastica”». Nella risposta si aggiunge inoltre l’autorizzazione all’ingresso “di un membro della famiglia o un delegato a orario di pranzo disponibile ad affiancare la bambina nella messa in atto della prescrizione del medico”. Aggiunta questa, che ha destato ancor di più la polemica della madre: «Sembra davvero che ci se ne voglia lavare le mani. Come dovrei fare mentre lavoro a recarmi a scuola per assistere mia figlia mentre si lava i denti?». Alla base del veto si legge che “nella scuola primaria Risorgimento è in servizio un solo collaboratore scolastico durante le attività scolastiche dopo la mensa che deve vigilare il piano e che non può vigilare e garantire che la pratica del lavaggio dei denti avvenga in maniera igienicamente corretta”; si legge inoltre che “nella classe frequentata dall’alunna è impegnata nelle attività didattiche, nel tempo scolastico del dopo mensa, una sola docente”; si legge anche che  “la vigilanza è un obbligo che investe tutto il personale scolastico: docenti e collaboratori scolastici; e poi ancora che il codice civile stabilisce che “in caso di danno cagionato da persona incapace di intendere e volere, il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell’incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto”. Sostanzialmente vigendo un obbligo di vigilanza per l’intero personale, docenti e collaboratori scolastici, ed essendo in servizio un solo collaboratore che ha da vigilare l’intero piano e una sola docente che deve vigilare sulla classe, nessuno potrebbe controllare  l’operazione igienica dell’alunna e tutti sarebbero responsabili in caso di danni da lei cagionati. La domanda ora sorge spontanea, ci chiediamo infatti quale sia la politica da seguire nel caso in cui uno degli alunni, dopo la mensa, abbia il semplice bisogno fisiologico di recarsi in bagno. L’autorizzazione sarebbe negata in vista dell’impegno di vigilanza del personale sull’intero piano e all’interno delle classi? Oppure in quel caso è lecito per il collaboratore smettere di vigilare il piano e per l’insegnante smettere di vigilare sulla classe per accompagnare l’alunno in bagno? Vorremo poter dare una risposta ma, a chiamata, la Preside non ha risposto al telefono. Cercheremo di contattarla ulteriormente per capire l’esito di questa particolare vicenda. ­

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