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ico title sx Continua la polemica sullo stato delle strade provinciali dopo l'ultimo incidente di sabato sera ico title dx

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Per il consigliere provinciale Pilotti non è negligenza personale ma un problema politico che colpisce le province

Non si spegne mai la polemica sullo stato delle strade provinciali, soprattutto perché a fare da combustibile ci sono spesso i tragici fatti di cronaca che raccontano le morti sulle strade. La comunità montana è fortemente segnata dal tragico incidente di sabato sera, lungo la strada di Prati di Tivo, che ha coinvolto due giovani, Giuseppe Bellachioma e Andrea Cecca, rimasti uccisi dopo che l’auto è volata giù per una scarpata. Sono sopravvissute invece le due compagne, che erano con loro a bordo della Jeep Renegade. Il giorno dopo è scoppiata la polemica che ha coinvolto anche il sindaco di Crognaleto, Orlando Persia, che ha posto «una seria riflessione sulla sicurezza delle strade interne montane» sottolineando come diventi «sempre più necessario ed urgente mettere in sicurezza le strade interne montane, non solo con sporadici interventi di manutenzione ma con una progettualità e una lungimiranza che abbiano come obiettivo fondamentale la tutela della pubblica e privata sicurezza. Sarà mia premura - ha dichiarato il sindaco di Crognaleto - chiedere l’istituzione di un tavolo tecnico per dare soluzione a questa grande criticità». Arriva la risposta dalla provincia, nella persona del consigliere Luca Pilotti che «pur capendo la comprensibile onda emozionale da cui sono scaturite le parole del Sindaco Persia», puntualizza su alcuni aspetti, sottolineando che quello delle province è un vero e proprio problema politico e non ha nulla a che vedere con la negligenza degli organi in carica. Problema politico che parte dallo stanziamento di fondi insufficienti per apportare i dovuti lavori, fino alla considerazione dell’ente locale in sè. «Non risponde a verità il fatto che la sicurezza delle strade della provincia ricadenti nelle aree interne sia stata trascurata, almeno non nel senso riportato dalle osservazioni rassegnate dal Sindaco. È vero piuttosto che su una rete di strade che si sviluppa per circa 1.600 km, è impossibile fare manutenzione adeguata con gli esigui e assolutamente insufficienti fondi messi a disposizione dal Governo centrale,  - dichiara il consigliere Luca Pilotti - che consentono di intervenire annualmente solo su una manciata di chilometri del tutto insufficiente (nemmeno trenta km. all’anno, considerato che rifare le strade e curare la sicurezza della circolazione significa non solo manutenere il manto stradale, ma anche provvedere al consolidamento delle stesse laddove serva, ad apporre la segnaletica orizzontale e verticale, a installare e manutenere i dispositivi di sicurezza e ritenuta passivi, e molto altro ancora), con interventi che allo stato attuale non possono che essere, purtroppo, parziali. Il problema non sta dunque in un atteggiamento di trascuratezza da parte dell’Ente, quanto meno non da parte della Amministrazione appena entrata in carica, che ha posto al centro della sua azione programmatica la doverosa attenzione verso le problematiche delle aree interne. Trascuratezza che non appartiene poi a tutto il personale dell’ufficio tecnico (partendo dai cantonieri e passando dagli amministrativi ai tecnici, fino a giungere ai funzionari e al dirigente) che, come ho avuto modo di constatare in questi pochissimi giorni dal mio insediamento come consigliere delegato alla viabilità, lavora in maniera indefessa ed encomiabile per cercare di trovare le migliori soluzioni a fronte di una situazione oggi oggettivamente difficilissima. Personale tutto che mi sento di dovere ringraziare per l’abnegazione e lo spirito di servizio che dimostra nello svolgere il proprio lavoro. Il problema è dunque politico e va affrontato a tutti i livelli preposti: si tratta di decidere cosa fare delle Province, se farle vivere e funzionare oppure no. Perché se si decide in questo senso, occorre poi metterle in condizioni di operare, garantendo loro dotazioni finanziarie che, se non proprio adeguate, possano almeno essere definite tali», ha concluso così il consigliere provinciale Luca Pilotti.

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