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ico title sx Teramo. Una commerciante attende da mesi l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico ico title dx

«Ancora non ricevo risposte e io sono in stallo con il completamento del mio locale»

«Aspetto da due mesi il rilascio dell’autorizzazione per poter occupare il suolo pubblico, ad oggi non ho avuto alcuna risposta da parte del comune. Se non mi si consente di lavorare bene, come posso andare avanti serenamente?». Ci racconta la sua problematica la titolare di Candle Fruit, Marilena, che ha da qualche mese aperto la sua attività lungo via Filippi Pepe. Già motivo di interesse quella via, a causa della segnaletica che risulta poco chiara e che riporta un cartello di “Area Pedonale”, che tuttavia non risulta istituita da alcuna ordinanza sindacale. Marilena ci racconta che ha aperto la sua attività a ottobre, con non pochi sacrifici che ripercorre con le lacrime agli occhi, e che, a fronte della richiesta di occupazione del suolo pubblico presentata in data 3 gennaio, ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta e non può quindi lavorare come richiederebbe la sua attività. Marilena aveva anche acquistato tutto il necessario per allestire lo spazio esterno, come tavolini, sedie, ornamenti vari ma si ritrova ferma, in attesa di ricevere quello che le dovrebbe spettare, come spetta a tutte le altre attività della zona. «Già non è facile aprire un’attività, vorrei solo poter lavorare. Spesso questa zona non viene considerata, anche quando si allestiscono ad esempio intrattenimenti legati al periodo natalizio o al Carnevale, si concentra tutto in piazza Martiri. Molti non arrivano neppure a passeggiare fin qui, eppure siamo centrali. Se avessi l’autorizzazione sarebbe più semplice anche far notare la mia attività, allestendo lo spazio esterno», ha continuato Marilena. Dalle generiche comunicazioni avute dall’amministrazione, la sua attvità dovrebbe poter disporre di un’intera fila di tavolini, il che dovrebbe rendere accessibile via Filippi Pepe in un solo senso di marcia, vale a dire dal Corso, in direzione Mario Capuani. Ci chiediamo tuttavia se il ritardo nella concessione del suolo pubblico non sia riconducibile al fatto che sulla via insista, appunto, una segnaletica priva di ordinanza che la regolamenti. «Le attività che aprono dovrebbero essere aiutate, non ostacolate», conclude Marilena.

 

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