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ico title sx Processo Viadotti A24: si è svolta una nuova udienza preliminare oggi al Tribunale di Teramo ico title dx

De Carolis, difensore di Ramadori: “Il 16 marzo decideremo se procedere con il rito alternativo”

Una nuova udienza preliminare si è tenuta oggi al Tribunale di Teramo per il procedimento attualmente in corso che riguarda la manutenzione e la sicurezza dei sette viadotti del tratto teramano della A24. La prossima è prevista per il 16 marzo.

Oltre 4 ore in camera di consiglio, ore in cui il Tribunale ha respinto la richiesta di ammissione di alcune intercettazioni, che era stata presentata nella precedente udienza dalla procura. "Sono state effettuate due contestazioni che riguardano due viadotti: quello di Cretara e quello di Cerchiara - ha dichiarato l'Avv. De Carolis, difensore dell'ex amministratore delegato di Strada dei Parchi Cesare Ramadori che oggi è stato ascoltato - Nella nuova udienza del 16 marzo si deciderà se procedere con il rito alternativo a quello ordinario". 

Nell'udienza del 16 marzo ci sarà la discussione del pm e delle parti civili, per il 30 marzo invece è prevista quella delle difese. L'Avv. Giordano, in rappresentanza di Cittadinanza Attiva ammessa come parte civile, ha dichiarato: "Ramadori ha chiaramente contestato i fatti. A mio avviso i fatti sono invece parzialmente addebitabili, ritengo che sia stata omessa la manutenzione di quei viadotti. Questo comporta un grosso problema in termini di disservizi e spreco di fondi pubblici. Alcuni hanno chiesto il rito abbreviato per tutti, il 16 si vedrà."

Sono indagati nel procedimento Carlo Toto, imprenditore patron della Toto Holding che controlla Strada dei Parchi; l’ex amministratore delegato di Sdp Cesare Ramadori; il direttore generale di esercizio Igino Lai; gli ex amministratori delegati Sandro Capparucci e Roberto Zianna; il direttore operativo Marco Carlo Rocchi; il direttore tecnico Gabriele Nati e l’ex responsabile della direzione tecnica Mario Bellesia. La Procura contesta a tutti le ipotesi di reato di inadempimento di contratti di pubbliche forniture e attentato alla sicurezza dei trasporti. 

Al centro dell’inchiesta ci sono le condizioni di sicurezza e manutenzione dei viadotti Casale San Nicola nel Comune di Isola del Gran Sasso, secondo la Procura ridotti in uno stato di grave degrado e ossidazione dei ferri dovuta anche a cedimento strutturale dei copriferri, Cretara, San Nicola 1 e 2, Le Grotte, Cerchiara, sempre insistenti sui territori di Isola e Colledara. Una situazione, secondo l’accusa, causata dalla totale inadempienza, a partire dal 2009, da parte della concessionaria autostradale degli obblighi
di manutenzione ordinaria sulle opere.

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