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ico title sx L’Anac striglia il comune ma la violazione della normativa in materia di appalti pubblici diventa una querelle politica ico title dx

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“Anomalie afferenti la gestione di alcuni appalti di lavori pubblici”, le accuse dall’Anac

Con delibera n. 12 del 11 gennaio 2023 reperibile al seguente link https://www.anticorruzione.it/-/delibera-n.-12-del-11-gennaio-2023 l'Anac ha evidenziato molteplici violazioni al codice degli appalti da parte del comune di Teramo, con riferimento alle modalità di affidamento di lavori pubblici.

Resa nota in data odierna la notizia, è iniziata dunque questa mattina la querelle tra maggioranza e opposizione. Nello specifico l’opposizione, in una sorta di ruba bandiera, ha colto l’occasione per bene evidenziare come l’agire dell’amministrazione comunale non rispetti i principi che devono guidare la pubblica amministrazione: oltre la legalità dunque anche i principi di economicità, efficacia e trasparenza.

Non tarda ad arrivare la risposta da parte del sindaco Gianguido D’Alberto che dichiara: “da parte dell’opposizione c’è l’abitudine di intervenire sulle questioni amministrative senza avere contezza dei documenti. E così Futuro In rimedia l’ennesima figuraccia. Le attività investigative della Guardia di Finanza, richiamate nella delibera dell’Anac sono infatti relative agli anni 2016 -2018. Anni in cui Futuro In era il gruppo maggioritario del governo cittadino“. Il sindaco dunque, a nome dell’amministrazione comunale, precisa come l’attività della Guardia di Finanza citata nella delibera riguardi in realtà le annualità precedenti all’insediamento dell’attuale amministrazione e che tutte le procedure portate avanti in questi anni sono state svolte nel totale rispetto della normativa. 

Ma mentre i politici affinano l’ars oratoria e trasformano quella che in un momento o nell’altro è stata una violazione della normativa che disciplina gli appalti pubblici, da parte di qualcuno che in un momento o nell’altro, di un partito o dell’altro, quotidianamente si fregia della parola trasparenza, noi abbiamo letto invece la delibera per cercare di capire da quale lato proviene la disinformazione. 

È vero che l’Anac ha segnalato una violazione delle procedure in capo al comune di Teramo e da qui parte l’esultanza di Futuro In. 

La risposta del sindaco è che i controlli riguardano il periodo precedente all’insediamento dell’attuale amministrazione, nello specifico il periodo 2016 -2018. 

Ed è vero che all’interno della delibera rinveniamo il riferimento a questo periodo. L’Anac infatti spiega che “più precisamente, dalle indagini investigative emergevano varie anomalie afferenti la gestione di alcuni appalti di lavori negli anni 2016 - 2018, in relazione ai quali si evidenziava la prassi del Comune di Teramo di affidare diversi appalti allo stesso operatore economico (…) in violazione del principio di rotazione e del divieto di artificioso frazionamento”. 

Il primo set si conclude uno pari e palla al centro, ma andiamo avanti. Continuando a leggere la delibera riporta che “al fine di esaminare l’attività contrattuale complessivamente svolta in questi ultimi anni dal Comune di Teramo e valutare la sussistenza di eventuali margini di intervento dell’Anac, si è provveduto ad effettuare una ricognizione e verifica delle procedure di lavori per il triennio 2019 -2021 e per la prima metà del 2022“ e continua “in particolare, con nota prot. 59374 del 19/07/2022, è stato chiesto alla stazione appaltante di fornire una tabella riepilogativa di tutti gli appalti di lavori dal 2019 ad oggi, cui veniva dato riscontro con nota prot. 65650 del 9/8/2021 (sic), dalla quale traspariva la prassi della stessa di affidare diversi appalti sempre agli stessi operatori economici e di invitare alle procedure negoziate sempre le stesse imprese.” 

La data del 2021 è sicuramente un refuso e si riferisce in realtà al 9/8/2022. 

È qui che le carte forse un po’ tornano a mescolarsi dal momento che si apprende bene che sicuramente le anomalie erano state riscontrate dalle indagini investigative svolte sul periodo 2016 -2018 ma si aggiunge che, al fine di valutare un eventuale intervento dell’Anac, è stato chiesto al Comune di fornire una tabella riepilogativa di tutti gli appalti di lavori dal 2019 ad oggi, intendendosi con oggi la prima metà del 2022. 

Ed è proprio a fronte delle criticità rilevate da quella tabella che "l’autorità con nota prot. n. 69692 del 2/9/2022 ha inoltrato alla medesima stazione appaltante comunicazione di avvio del procedimento contestando la violazione del principio di rotazione nonché delle linee guida Anac (…) in particolare, dalla tabella fornita dall’amministrazione comunale si apprendeva che nel triennio di riferimento erano stati disposti in totale 42 appalti di lavori di cui 19 affidamenti diretti e 21 procedure negoziate, mentre soltanto due parti risultavano aggiudicati tramite procedura aperta.”

Nella delibera si legge anche che il comune di Teramo ha fornito un riscontro in seguito alla comunicazione di avvio del procedimento : “con nota acquisita al prot. Anac con il numero 74938 del 21/09/2022 il Comune di Teramo (…) ha fornito puntuale riscontro, precisando che a far data dal 8/8/2020 il settore tecnico (…) è stato suddiviso in due aree (…) di conseguenza, secondo l’ente comunale l’esistenza di due diversi centri decisionali, nonché di due diversi responsabili unici del procedimento, potrebbe in alcuni casi aver determinato l’affidamento di differenti appalti ad un solo operatore economico, ma ciò sarebbe giustificato dal fatto che nelle fasi antecedenti alla pubblicazione degli esiti delle procedure di gara, i dirigenti non sono a conoscenza dell’operato dell’area e del settore diversi da quelli di appartenenza (…) l’ente conclude sottolineando la difficile gestione degli affidamenti in riferimento alla complessa articolazione dell’ente Comune di Teramo, anche in considerazione dell’assenza di un regolamento di specifica disciplina delle procedure di affidamento di appalti adottato dall’ente è adeguato alla normativa vigente (…)” 

Il comune ha spiegato quindi che essendoci due aree e quindi due responsabili del procedimento, probabilmente se si verifica qualche anomalia è solo perché l’uno non sa qual è l’esito dei lavori di cui si occupa l’altro. L’Anac ad ogni modo sottolinea più volte che dalla tabella fornita dall’amministrazione comunale - e quindi questa amministrazione comunale-  risultano incompletezze e “traspare la tendenza della stazione appaltante di affidare diversi appalti sempre agli stessi operatori economici e di invitare alle procedure negoziate sempre le stesse imprese“. E si citano infatti numerosi esempi, come evidenziano le foto, di affidamenti che riguardano proprio il triennio 2019 -2021.

L’Anac delibera così “la non conformità della gestione delle procedure di affidamento degli appalti di lavori attuata dal Comune di Teramo nel periodo di riferimento, compreso tra il 2019 e la prima metà del 2022”. 

Quello che si evince dalla delibera è dunque che si è verificata una prima costatazione di presunti illeciti perpetrati dal Comune di Teramo in materia di appalti pubblici di lavori nel periodo 2016 -2018. Ma proprio partendo da ciò L’Anac ha provveduto ad effettuare una ricognizione delle procedure per il triennio 2019 -2021 chiedendo infatti al Comune una tabella riepilogativa di tutti gli appalti dal 2019 alla prima metà del 2022.

Ciò significa che in entrambi i casi L’Anac ha riscontrato anomalie. 

Come la mettiamo con le fazioni? Chi glielo dice che non vince nessuno? Chi glielo dice che l’unica a perdere, anche in termini di reputazione, è la città di Teramo? C’è da dire che l’ente comunale, come riporta la delibera, si è reso disponibile per un incontro informativo e consultivo con l’Autorità: magari sarà stato tutto fumo. 

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