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ico title sx Rigopiano. Il sesto anniversario coincide con l’inizio del processo ico title dx

Attualità
Cronaca

Il ricordo delle 29 vittime prima nella battaglia in tribunale, poi nella fiaccolata a Rigopiano

L'inizio del processo nell'esatto giorno in cui sei anni fa, una valanga della forza di 120mila tonnellate ha raso al suolo l'hotel di Rigopiano spezzando 29 vite, sembra il proseguo di un ciclo che meriterebbe dirigersi dignitosamente verso una fine. 

I famigliari delle vittime, che ogni anno si radunano a Rigopiano per ricordare i propri cari, prima di celebrare il consueto anniversario si recheranno in Tribunale per assistere al processo da cui sperano di ottenere giustizia. Un processo imponente, 30 imputati per cui la procura ha chiesto ben 26 condanne e 4 assoluzioni per un totale di 151 anni di reclusione. La condanna più rilevante è stata chiesta per l'ex prefetto Francesco Provolo: parliamo di 12 anni di reclusione, inclusa la riduzione di 1/3 della pena che spetta con il rito abbreviato.

L'intervento più delicato della giornata sarà sicuramente quello dell'avvocato Arturo Messere in difesa di Leonardo Bianco, prefettizio e con un ruolo specifico sulla protezione civile. Altri interventi riguarderanno la società Gran Sasso Resort (avvocato Massimo Galasso) e il gestore Bruno Di Tommaso. Domani invece sarà la volta del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta per cui è prevista un'ingente quantità di documenti difensivi studiati e strutturati dai suoi tre difensori. 

Il punto cruciale di tutto potrebbe riguardare la superperizia disposta dal giudice che, se da un lato evidenzia chiari elementi a sostegno dell'accusa, dall'altro potrebbe aprire lo spiraglio di un ragionevole dubbio: è certo che la zona dell'hotel si prestava a un alto rischio valanghe e doveva di conseguenza essere monitorata; è certo che la strada che porta all'hotel doveva essere tenuta sgombra (per i più svariati motivi) e non intrappolare le vittime in una morsa mortale; ma il ragionevole dubbio potrebbe innescarsi a causa del terremoto che si verificò quel giorno e che potrebbe aver generato nelle ore successive, un accumulo di tensione da cui scaturì la valanga.

Dopo il processo di oggi i famigliari si recheranno a Rigopiano per onorare quelle 29 vittime, quelle 29 persone che dovevano solo passare qualche giorno di vacanza sulla neve e che invece, non vedranno mai più.