Teramo. I furbetti dell'autonoma sistemazione: due coppie a processo per indebita percezione dei contributi

Avevano dichiarato la residenza in un'abitazione danneggiata dal sisma, vivendo invece altrove

Una coppia di fratell teramani con i rispettivi congiunti (mogli e figli) sono accusati di indebita percezione dei fondi per l'autonoma sistemazione.

Secondo la ricostruzione della Procura i componenti dei nuclei familiari, che andranno a processo, avrebbero dichiarato la residenza presso taluna delle abitazioni risultate danneggiate dal sisma, vivendo invece da tempo altrove. Nessuno dei sei componenti ha mai abitato nella casa in centro storico che risulta danneggiata dal terremoto, poiché risulta che dal 2015 vivono tutti a Roma. La documentazione da loro presentata invece, attestava che fossero stati costretti a trasferirsi solo in seguito alle lesioni riportate dall'immobile. 

In seguito alle indagini la Procura teramana ha chiesto ed ottenuto il sequestro di circa 20mila euro, la somma per il contributo di autonoma sistemazione che per l'autorità giudiziaria avrebbero percepito senza averne i requisiti.

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