Iniezione che avvenne nel 1966
Ci sono voluti ben 58 anni agli eredi della donna a cui fu trasfuso del sangue infetto nel 1966 per ricevere il risarcimento di un milione di euro.
In primo grado, infatti, le richieste dei danni da parte dei successori e mosse contro il Ministero della Salute, furono respinte ma con il ricorso alla Corte di Appello, quest’ultima ha riconosciuto il legame tra la trasfusione e il decesso della signora che è avvenuto nel 2009 ma in seguito a quella iniezione negli anni sessanta, ebbe una salute delicata e una qualità di vita pregiudicata.